Gentile Direttore,
desideriamo
ringraziare sinceramente le forze dell’ordine, i rappresentanti delle
istituzioni, i tecnici comunali, i vicini di casa, gli amici e tutti coloro che
si sono prodigati per aiutarci e che hanno manifestato la loro affettuosa
vicinanza nei momenti di comprensibile difficoltà che abbiamo vissuto dopo
l’incidente di mercoledì pomeriggio.
Vivere in un piccolo
paese permette di apprezzare ancora di più il senso di solidarietà che sa unire
una comunità come la nostra quando una difficoltà colpisce qualcuno dei suoi
membri.
Talvolta, però, il
prezzo di questo privilegio è la tendenza ad attribuire eccessivo valore a
notizie che, circolando, si discostano gradualmente dalla realtà dei fatti.
In questo senso,
riteniamo opportuno inoltrarle alcuni chiarimenti, per evitare il prosieguo di
inutili imprecisioni.
Quando è scoppiato
l’incendio, nessuno dei componenti della nostra famiglia si trovava all’interno
dell’abitazione, ma – rientrando da un pranzo di compleanno – alcuni erano in
prossimità dell’ingresso e, purtroppo, impossibilitati ad affrontare da soli
quello che si stava verificando.
I vigili del fuoco, in quel momento, erano
impegnati in un’altra località dell’isola, e quando hanno finalmente potuto
raggiungere la nostra casa si sono spesi davvero eroicamente per domare le
fiamme. Quest’esperienza insegna che, se il presidio fosse potenziato in unità
e mezzi, il nostro paese non potrebbe che beneficiarne.
Le cause dell’incendio
sono incerte: potrebbe essersi trattato di una lampadina surriscaldata o di un
corto circuito; non siamo in grado di stabilire con esattezza quale ipotesi sia
quella giusta, e altrettanto crediamo sarebbe stato doveroso riportare nei
resoconti a mezzo stampa.
Infine, i danni sono
stati certamente significativi, ma da qui a descrivere lo scenario come
catastrofico c’è una sostanziale differenza. Si consideri che, dall’abitazione
direttamente interessata dalle fiamme, tra ieri e oggi abbiamo potuto
recuperare in perfette condizioni il mobilio di alcune stanze, e persino –
fortunatamente – il guardaroba della nostra famiglia. E’ abbastanza ovvio che,
in una “casa distrutta”, questo non sarebbe potuto accadere.
Ringraziandola dunque
per l’ospitalità che vorrà accordare alla presente nota, e ringraziando ancora
tutti per la sensibilità e l’attenzione riservataci, porgiamo distinti saluti
La famiglia Lo
Presti-Basile
NDD- Riceviamo e pubblichiamo con grande piacere la nota che la famiglia ha ritenuto opportuno inviare ai vari direttori dei giornali eoliani on line
Due piccoli punti vogliamo però precisarli a salvaguardia di quello che è stato il nostro scritto sulla vicenda.
1) Non abbiamo mai parlato di casa distrutta;
2) Per quanto riguarda la causa dell'incendio abbiamo parlato di probabile/presunto corto circuito. Proprio così come scrive la famiglia.
Nessuna vena polemica in queste precisazioni verso una famiglia sicuramente provata e alla quale mi lega (nelle varie componenti) affetto e stima.
Nessuna vena polemica in queste precisazioni verso una famiglia sicuramente provata e alla quale mi lega (nelle varie componenti) affetto e stima.
Solo la necessità di non finire nel "calderone" di notizie diffuse da altri e che non ci riguardano
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