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venerdì 7 marzo 2014

Rapinarono la filiale della “Banca Nuova” di Malfa (Salina) arrestati due giovani originari di Milazzo e Barcellona P.G. . I dettagli e le foto

COMUNICATO
Ieri i Carabinieri della Stazione di S. Marina Salina, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo di Milazzo e della Compagnia di Vercelli, hanno dato esecuzione a due ordini di custodia cautelare nei confronti di Catanzaro Gianluca,35enne milazzese, disoccupato, attualmente domiciliato a Vercelli e Calabro’ Salvatore, 32enne barcellonese, cuoco, ritenuti gli autori della rapina, a mano armata, avvenuta lo scorso 17 settembre 2013 ai danni della Filiale della Banca Nuova di Malfa.
Le indagini, svolte dai Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina e coordinate dal Sost. Procuratore della Procura della Repubblica di Barcellona P.G. Dott. Francesco Massara, durate diversi mesi, permettevano di identificare i due come autori della rapina in concorso. Dagli accertamenti effettuati, in particolare:
-          il Catanzaro Gianluca (foto in alto sinistra) risulta essere stato l’esecutore materiale. Il Catanzaro si introdusse all’interno
 della banca con il volto travisato da un passamontagna e un berretto, armato di un coltello da cucina e si fece consegnare da un cassiere la cifra in contanti di 2mila euro;

-          il Calabro’ Salvatore (foto in alto a destra) risulta essere stato il basista e complice collaborante il giorno della rapina. Il Calabrò, conoscitore del territorio, dove lavorava come cuoco in un noto agriturismo, aveva effettuato nelle settimane precedenti degli attenti sopralluoghi alla filiale, fingendosi un cliente interessato ad aprire un conto corrente. Oltre a fornire le necessarie informazioni e a pianificare congiuntamente il colpo, il Calabrò offrì protezione al suo complice, agevolandolo nella fuga e ospitandolo sull’isola anche la sera della rapina.
I Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina, giungevano alla loro completa identificazione e alla chiara ricostruzione dei fatti,  dopo aver raccolto numerose testimonianze, visionato oltre 100 ore di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza e analizzato numerosi tabulati telefonici. Una delle prove decisive, si deve a un accertamento di comparazione di DNA effettuato dai Carabinieri del R.I.S. di Messina. 
Sulla scena del crimine, infatti, veniva rinvenuto e sequestrato dai Carabinieri un berretto di lana usato per travisarsi durante la rapina. Gli accertamenti di laboratorio effettuati dai Carabinieri del R.I.S. di Messina., dimostravano che il citato berretto, pieno di tracce del suo DNA, era di proprietà  di Calabro’  Salvatore, il quale, avendo pianificato minuziosamente la rapina, aveva fornito al Catanzaro Gianluca, anche gli abiti e quant’altro utile al travisamento.
Il GIP presso la Procura della Repubblica di Barcellona, Dott.ssa Adamo concordando pienamente sulle risultanze investigative, emetteva pertanto le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dei due giovani, eseguite rispettivamente a Vercelli ( Catanzaro)  e Barcellona P.G. (Calabrò), dove  i  due si sono trasferiti qualche giorno dopo il compimento del reato.
Capitano Antonio Ruotolo Comandante Compagnia Carabinieri Milazzo
Tenente Cristian Letizia Comandante NORM Compagnia Milazzo
Maresciallo Ordinario Gabriele Bianchi Comandante della Stazione di Santa Marina Salina

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