Ieri i Carabinieri della Stazione di S. Marina Salina,
coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo di Milazzo e della Compagnia di
Vercelli, hanno dato esecuzione a due ordini di custodia cautelare nei
confronti di Catanzaro Gianluca,35enne milazzese, disoccupato, attualmente
domiciliato a Vercelli e Calabro’ Salvatore, 32enne barcellonese, cuoco, ritenuti
gli autori della rapina, a mano armata, avvenuta lo scorso 17 settembre 2013 ai
danni della Filiale della Banca Nuova di Malfa.
Le indagini, svolte dai Carabinieri della Stazione di
Santa Marina Salina e coordinate dal Sost. Procuratore della Procura della
Repubblica di Barcellona P.G. Dott. Francesco Massara, durate diversi mesi, permettevano
di identificare i due come autori della rapina in concorso. Dagli accertamenti
effettuati, in particolare:
-
il Catanzaro
Gianluca (foto in alto sinistra) risulta essere stato l’esecutore materiale. Il Catanzaro si introdusse
all’interno
della banca con il volto travisato da un passamontagna e un
berretto, armato di un coltello da cucina e si fece consegnare da un cassiere
la cifra in contanti di 2mila euro;
-
il Calabro’
Salvatore (foto in alto a destra) risulta essere stato il basista e complice collaborante il giorno
della rapina. Il Calabrò, conoscitore del territorio, dove lavorava come cuoco
in un noto agriturismo, aveva effettuato nelle settimane precedenti degli
attenti sopralluoghi alla filiale, fingendosi un cliente interessato ad aprire
un conto corrente. Oltre a fornire le necessarie informazioni e a pianificare
congiuntamente il colpo, il Calabrò offrì protezione al suo complice, agevolandolo
nella fuga e ospitandolo sull’isola anche la sera della rapina.
I Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina,
giungevano alla loro completa identificazione e alla chiara ricostruzione dei
fatti, dopo aver raccolto numerose
testimonianze, visionato oltre 100 ore di immagini estrapolate dai sistemi di
videosorveglianza e analizzato numerosi tabulati telefonici. Una delle prove
decisive, si deve a un accertamento di comparazione di DNA effettuato dai
Carabinieri del R.I.S. di Messina.
Sulla scena del crimine, infatti, veniva rinvenuto
e sequestrato dai Carabinieri un berretto di lana usato per travisarsi durante
la rapina. Gli accertamenti di laboratorio effettuati dai Carabinieri del
R.I.S. di Messina., dimostravano che il citato berretto, pieno di tracce del
suo DNA, era di proprietà di
Calabro’ Salvatore, il quale, avendo pianificato
minuziosamente la rapina, aveva fornito al Catanzaro Gianluca, anche gli abiti
e quant’altro utile al travisamento.
Il GIP presso la Procura della Repubblica di
Barcellona, Dott.ssa Adamo concordando pienamente sulle risultanze
investigative, emetteva pertanto le ordinanze di custodia cautelare agli
arresti domiciliari nei confronti dei due giovani, eseguite rispettivamente a
Vercelli ( Catanzaro) e Barcellona P.G.
(Calabrò), dove i due si sono trasferiti qualche giorno dopo il
compimento del reato.
Capitano Antonio Ruotolo Comandante Compagnia
Carabinieri Milazzo
Tenente Cristian Letizia Comandante NORM Compagnia
Milazzo
Maresciallo Ordinario Gabriele Bianchi Comandante
della Stazione di Santa Marina Salina
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