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giovedì 6 marzo 2014

LIPARI: Addio alla congressistica (di Aldo Natoli)

Ho appreso che tra i beni messi in vendita dal Comune rientrano i locali a piano terra ex uffici elettorali e stato civile del Palacongressi in via Falcone e Borsellino. 
Non entro nel merito della scelta fatta dall'Amministrazione e dal Consiglio Comunale, anche se prima di vendere bisognerebbe abbassare i costi della spesa pubblica e recuperare i crediti.
Ritengo però che, da questo momento, sia l'Amministrazione Comunale che i Consiglieri Comunali non debbano più parlare di turismo e di sviluppo turistico del nostro comprensorio. 
Infatti, uno dei segmenti che può consentire uno sviluppo del settore nel periodo di bassa stagione, è la
congressistica. Ma per svolgere un congresso non basta l'auditorium posto a piano seminterrato. Necessitano altri locali per collocare i vari servizi (sale alternative per comunicazioni, segreteria, area stands, breakfast, etc.). 
L'intero palazzo, per svolgere un congresso di 750 partecipanti, si è rivelato addirittura insufficiente. 
Orbene, dopo la decisione dell'allora Amministrazione Bruno di trasferire gli uffici comunali nel Palacongressi la "stagione dei congressi", che avevamo avviato con l'Amministrazione Giacomantonio, svolgendo sull'isola congressi con 450, 300, 250 partecipanti si è dovuta arrestare. 
Oggi la decisione di "mutilare" il Palacongressi significa cancellare completamente ogni possibilità di sviluppo della congressistica.
Quindi cari Amici Amministratori e Consiglieri parlate di tutto ma non più di sviluppo turistico, semprechè questo non serva per reperire fondi necessari per conferire incarichi per studi vari, ecc., ecc.
Mi sorprende come gli albergatori, sempre attivi in campo turistico, non abbiano prontamente contestato questa decisione dell'Amministrazione.
Aldo Natoli

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