C’erano e non
c’erano una volta, nel lontano Lunedì 3 Marzo 2014, le “Favole per strada” un nuovo ed originale evento prodotto
interamente da una giovane compagnia, il
“Teatro dello Specchio” di
Messina, con interpreti eoliani, che con grande lavoro, entusiasmo, sacrifici e
soprattutto GRATUITAMENTE ha prestato il proprio servizio per arricchire le
manifestazioni collegate al carnevale eoliano.
L’iniziativa,
patrocinata dal Comune di Lipari, prevedeva, come da cartellone
due appuntamenti:
•
Il primo Venerdì 28 Febbraio nell’isola di Vulcano, dove con grande
piacere ed allegria è stata accolta da bambini e genitori solari e partecipi
che hanno seguito con attenzione
l’esibizione lanciandosi, alla fine, in balli scatenati.
•
Il secondo Lunedì 3 Marzo (sulla carta!) a Lipari. E qui arrivano le
note dolenti.
Riepiloghiamo gli
avvenimenti per chiarezza:
Veniamo a
conoscenza che nella mattina del 3 Marzo viene indetta una riunione tra
assessori e responsabili dei carri per organizzare la sfilata nel pomeriggio,
visto che era stata annullata
quella del giorno prima a causa
della pioggia. Di questa riunione non è
stata resa partecipe l’associazione “Teatro dello Specchio” che doveva
mettere in scena nel pomeriggio a partire dalle ore 16.00, secondo cartellone,
le favole per strada con i bambini. La novità della sfilata dei carri, in programma
alle 16.30, si apprende, con grande stupore e delusione, leggendola casualmente
sulle pagine web di un notiziario eoliano.
Alle rimostranze esternate, è stato ribattuto che si doveva procedere
tranquillamente secondo programma, al che la compagnia, per tempo si prepara
nella postazione prevista davanti alla Chiesa di S. Pietro.
Da qui in avanti è
tutto un susseguirsi di incresciosi episodi:
-Immediatamente
veniamo invitati a spostarci per dare la precedenza al posizionamento dei carri
per la sfilata...
-Viene detto che la
compagnia non deve stare là perché devono sfilare i carri...
-Gli
organizzatori dicono che loro delle "favole per strada" non ne sanno
niente...
-Se proprio non se ne
può fare a meno, bisogna farle alla svelta....
In questo clima
mortificante inizia la rappresentazione
delle favole, destreggiandosi tra mormorii degli addetti ai lavori ed inviti a tagliare la manifestazione,
e, ciliegina sulla torta, arrivati alla
palma, luogo a suo tempo indicato per
raccogliersi e mettere in scena la prima favola… troviamo il posto
impegnato dalla bancarella di un
ambulante, al quale noi dobbiamo
chiedere gentilmente di spostarsi!!
Questa premessa serve da spunto per delle riflessioni:
di certo ci
rendiamo conto che probabilmente una sfilata di carri può avere la
supremazia su un teatro fatto in strada,
anche se l’obiettivo era di fornire una proposta inedita nell’isola, e di
coinvolgere i bambini in maniera sana e divertente, visto che questi interagiscono con gli attori e diventano
protagonisti essi stessi. Puntualizziamo che si è voluto con forza puntare sui
bambini e sul loro coinvolgimento, con la convinzione che essi sono i pionieri
del futuro e la forza positiva di un paese, ma non basta inventarsi una
manifestazione, se poi i genitori (che devono accompagnarli) non ne comprendono
il fine, o forse più semplicemente non sono interessati a far conoscere ai
propri figli delle proposte nuove ed alternative. Ma ognuno è libero di
scegliere ciò che ritiene più giusto, noi teniamo solo a precisare che il teatro
per l’infanzia non è un teatro di scarto, anzi comporta una grande
responsabilità ed un grande impegno, e si prefissa l’obiettivo di collaborare
come può alla crescita e all’educazione
sociale dei bambini.
Detto questo, al
fine di non esprimere una mera polemica, ma nella speranza di dare un
contributo positivo al futuro miglioramento organizzativo, se mi posso
permettere, vorrei evidenziare che quando ci sono più soggetti coinvolti nelle
manifestazioni, è corretto sentire tutti
congiuntamente e per tempo perché ognuno possa esprimere il proprio
pensiero e punto di vista, ed evitando così sgradevoli ed inopportune “piazzate” durante lo svolgimento delle
manifestazioni e soprattutto per fare in modo che tutte le espressioni possano
avere giusto risalto, visto che non c’è chi lavora di meno e chi lavora di più,
infatti pensiamo che ognuno si sia impegnato per la buona riuscita dell’evento
nel suo complesso, e nessuno deve essere sminuito nell’impegno profuso, sia che
abbia preparato un mastodontico carro, sia che abbia preparato un piccolo
gruppo di teatro. Entrambi esprimono pari professionalità ed impegno, ed a
tutti è costata fatica realizzare il proprio progetto.
Inoltre probabilmente
le due manifestazioni, avendo target differenziati, non andavano fatte in
contemporanea, a maggior ragione visto che la sfilata dei carri prevedeva una
replica nella corrente settimana. Forse bisognava pensare che un genitore poteva trovare impegnativo portare il proprio
figlio alle 16.00 e farlo restare fino a tarda notte per seguire la sfilata dei
carri (delle due l’una…) e la scelta è facile immaginare dove potesse cadere .
Questo per dovere
di cronaca e di precisione, comunque voglio pubblicamente ringraziare quanti mi
hanno aiutato nella realizzazione di questo progetto, i bambini intervenuti ed i loro sorrisi che hanno permesso di
annullare le negatività della giornata, un grazie all’amministrazione comunale che
ha creduto in questa idea, un ringraziamento al PANIFICIO GENTILE e alla
signora ANNA CANNISTRA’ che hanno fornito gratuitamente i
gustosi “giggi” distribuiti a tutti i bambini, ed a quanti ci hanno
sostenuto in diversi modi.
Voglio sperare non
diventi una triste realtà!
Gabriele
Furnari Falanga
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