Non sono abituato a rispondere ad attacchi personali ma oggi,dopo il terzo,sono costretto a farlo a tutela della mia immagine di imprenditore serio e stimato in tutto il territorio messinese.
Per ragione di verità ricordo al sindaco,qualora lo avesse dimenticato, che ho accettato l'incarico di esperto, rinunciando ai compensi e sarebbe cosa buona e giusta se anche lui e la sua giunta,nell'interesse del paese e per amore della politica,facesse la stessa cosa, legittimando solo così la richiesta di condivisione della cosa pubblica attraverso "l'aiuto"del volontariato.
Ricordo ancora che tale impegno l'ho portato avanti con un percorso di condivisione democratica,che lo stesso sconosce, protocollando un documento di sintesi ,condiviso da molte associazioni che insieme a me hanno contribuito a fare chiarezza su una ipotesi di sviluppo serio del territorio oggetto di studio(area ex pumex).
Tale percorso ha dato a questa amministrazione una visibilità mediatica documentata con i fatti e non certo con le chiacchiere che l'attuale primo cittadino è abituato a distribuire nei corridoi del palazzo municipale.
Ricordo inoltre che terminato il mio lavoro ho ringraziato tutti,come si fa nelle famiglie per bene,e sono andato via tre settimane prima che scadesse il mandato.
Concludo chiedendole di occuparsi seriamente del problema dell'acqua e meno della visibilità di La Cava perché ai cittadini interessa prevalentemente la loro salute e non certo il suo pensiero verso chi le parla.
Cerco che se è vero quello che si legge qualcuno ne dovrà pur rispondere e non certamente a me.
Alessandro La Cava
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