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lunedì 9 maggio 2016
Io, sfuggito...per caso..alla tragedia del Santa Marina (di Ezio Roncaglia)
Riprendiamo dal profilo fb del dottor Ezio Roncaglia e pubblichiamo una "testimonianza diversa" della tragedia che colpì le Eolie con l'affondamento del Santa Marina, 73 anni fa. Egli così scrive:
73 anni orsono, il postale Santa Marina veniva affondato.- Quasi per un caso .... io non presi, quella nave perché il Buon Dio mi fece perdere la barca del rollo, causando le ire del mio Papà.- Frequentavo la IV° inferiore (poco più della III° media di oggi) dell'Istituto Tecnico Jaci di Messina .- Nella prima metà di Marzo del 1943, a causa dei bombardamenti quasi quotidiani, la scuola venne precipitosamente chiusa. - Verso la fine di Aprile, lo Jaci aprì due " sedi " improvvisate e di emergenza : una nell'area di Scaletta per gli studenti della zona sud, ed una a Spadafora per gli studenti di quell'area.- L'idea era di assicurare ancora alcune settimana di lezioni abbastanza arrangiate, e poi promuovere più o meno tutti, ed evitare così la perdita di un anno scolastico.- Da noi non c'erano i telefoni e le comunicazioni postali erano lente e molto, molto precarie, per cui si procedeva con il passa-parola affidato allo zelo, alla generosità ed alla solerzia di parenti ed amici.- Una cara persona (Sig. Lodato) cassiere spadaforese dell'allora Cassa di Risparmio V.E., non solo portò e spiegò la notizia della scuola al mio Papà, ma si offrì di farmi ospitare dalla Sua famiglia a Spadafora per quel paio di settimane (due, massimo tre) fino alla chiusura dell'anno scolastico.- La notizia pervenne a noi praticamente a mezzogiorno di quella Domenica 09 Maggio.- Il postale passava da Canneto (poi Lipari e Milazzo perché Vulcano non veniva toccato) verso le 13,30 : io ero andato con dei compagni a raccogliere gelsi e tornai a casa per il pranzo, verso le 13 : non era più possibile, nei pochi minuti rimanenti, riuscire a prendere la nave.- Ci provammo comunque, ma quando, con valigia pesantissima (soprattutto per i libri), arrancammo nella spiaggia, ... la barca del rollo era già quasi sottobordo.- Non era pensabile, per l'epoca, prendere la nave a Lipari, perché nella migliore delle ipotesi, tra Canneto e Marina Corta (scalo della nave, con barca) occorreva una buona mezz'ora, ... e la nave faceva più in fretta.- Il mio Papà era furibondo perché dalle parole dell'Amico Sig. Lodato aveva capito che si trattava di non perdere un anno scolastico.- L'unica che non sembrava particolarmente addolorata era la mia Mamma, .... e questo non aiutò certo a lenire l'incavolamento del mio Papà.- Non voglio certo parlare di ... " premonizioni ", ma mi riesce abbastanza facile comprendere quel che può passare nel cuore di una Mamma che vede partire il suo bambino di 13 anni (insisto, ... di allora), solo, verso gente sconosciuta e sotto l'incubo dei bombardamenti.
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Poco più di mezz'ora dopo, fulminea, surreale, si sparse di bocca in bocca la notizie : "" Hanno affondato il Santa Marina "".- Fu un lutto tremendo per tutta l'isola, una tragedia terribile ed incomprensibile, .... un trauma difficile da capire, perché non ci apparve come un atto di guerra, ... troppo facile sparare sulla Croce Rossa.- Io avevo 13 anni (quelli di allora, ... attenzione, ben diversi dai tredicenni di oggi) e malgrado avessi già visto i morti (tanti) dei bombardamenti a Messina, solo dopo il Santa Marina capii l'obbrobrio della guerra : fino al allora mi pareva una cosa che riguardava gli altri, ... tutti gli altri, gente estranea, lontana e diversa da noi.- Nel mio immaginario di bambino, la morte di tante persone che conoscevo, che frequentavo e che amavo, tra cui tre miei compagni ed amici, mi apparve come un atto di vigliaccheria, di ingiustizia, una insopportabile cattiveria.- E sentivo dentro di me, con tutto il mio essere, ... che un fatto così non poteva e non doveva restare impunito.- Ecco perché è nel giusto chi ha detto che la violenza chiama, genera, produce, invoca altra violenza.- Quando subisci un'ingiustizia, una sopraffazione, una prevaricazione, una violenza, .... la prima idea da cui sei assalito, la prima pulsione che l'istinto Ti propone e Ti suggerisce , ... è quella della vendetta !!! Per anni, per molti anni, ho pensato ai sommergibilisti inglesi come a dei miserabili vermi, privi di ogni rigore morale, che andavano in giro per il mondo ad affondare degli innocui vaporetti postali, carichi di brava gente, inerme ed incolpevole, ..... !!! Qualche anno dopo, a scuola, (ma eravamo già nel 1946 - 1947) un uomo illuminato, saggio, magnifico ed impareggiabile portatore di una visione matura e cosciente delle responsabilità didattiche degli adulti verso i giovani, mi/ci fece comprendere, con lunghe, attente, garbate e profonde riflessioni, come anche azioni cruente, estranee ed apparentemente lontane dalla guerra guerreggiata, ... possano tornare utili e propedeutiche alla pace.-
Ci spiegò, con esempi pazienti ma stringenti e pertinenti, come anche l'affondamento del Santa Marina, nell'ottica fredda, spietata ed " illogica " della guerra, poteva essere stata ideata ed attuata nella " logica " di avvicinare la pace.- Ci spiegò come l'indebolimento della resistenza nell'opinione pubblica, nei cittadini di tutti i giorni, poteva servire a creare un fronte interno di resistenza utile a combattere ed abbattere le paranoie del nazifascismo. - E, quindi, utile a propiziare, avvicinare la pace.- Ci spiegò che i tanti, incolpevoli morti di Hiroshima ... avevano traumaticamente fermato la caparbia resistenza del Giappone e, quindi, avevano scongiurato molti altri morti, tanti altri e tanti di più, ossia tutti quelli che il prolungarsi per mesi e mesi della guerra avrebbe comportato, .....
Sto parlando dell'avv. Emanuele Carnevale, il papà di Agatina, Masino e Filippo.- Un Uomo eccezionale, che il Buon Dio ha certamente accolto nella Sua gloria e Gli avrà riconosciuto l'immenso merito di aver trasfuso in tante diecine di noi ragazzi, con la calma, la pazienza e l'infinita bravura di cui era capace, dosi quotidiane di tolleranza, di umanità, di solidarietà, di fratellanza, di speranza.- Ci spiegava e ci ha trasfondeva l'evidenza stringente della stupidità, dell'ottusità della violenza, ... della misera inutilità della vendetta, ....
Da allora, e sono passati 70 anni, in tutta la mia vita, le riflessioni così sature di saggezza e di umanità dell'Avv. Carnevale, mi sono state di grande aiuto e spesso di guida.-
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Ho voluto ricordare la tragedia del Santa Marina, ... ma ho potuto così anche ricordare un Uomo di eccezionale semplicità e di gigantesca statura, che ha donato alla mia generazione un grande insegnamento di responsabilità morale.-
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