Lipari, 29 settembre 2016
Oggetto:
il tormento in via Stradale parte 2
La
scuola vale per chi si compenetra e ha i figli “dentro”.
Erano
come gli atleti ai posti di partenza, stamane gli operai con il gilet poco dopo
le otto, quando sono arrivata in aula.
Al
suono della campana delle prime e seconde, ore 8.20, sono partiti i motori con
una sincronia che sa di beffa o di sfida. Perché al sud una donna che si espone
va punita. Soprattutto se, invece di urlare, sa scrivere.
Ieri
ho scritto anche al Gabinetto del Sindaco.
Stamane
hanno ripreso i lavori, il supervisore attento non c’era, e giù con rumore e
tutto il resto per ore… alle 11 parte il sibilo della sirena della betoniera. Tutte le classi erano in sofferenza,
giù e su chiusi con più di venti alunni per aula, le prime più che mai in
scatola. Avete idea di un sirena che sta lì davanti per interi minuti e si
aziona ad ogni manovra del mezzo?
Magari
ci sono alunni Bes che impazziscono per un decibel di troppo… ma chi non fa scuola
non può immaginare.
L’ufficio
a scuola è stato avvisato alle 8.20 di nuovo da me personalmente, ma non c’è
stato riscontro in alcuna forma.
Un
grazie a chi si è mosso da fuori, perché ha capito che non si poteva resistere
e a chi nelle prime ore ha fatto foto e video per documentare quello che sembra
impossibile possa accadere.
Alle
11 e qualcosa hanno sospeso tutto, così che fino alle 13.20/13.30 si è potuto
ragionare. Grazie ancora a chi si è mosso da fuori.
Ora
stanno lavorando al pomeriggio: fascia oraria ideale.
A
Milano ci si muoveva in squadra e per minori emergenze eravamo presi in
considerazione con serietà e rispetto. Trent’anni non si cancellano.
Appena
posso invierò le foto. So su chi potrò contare nei miei
prossimi “ultimi dieci anni di scuola” a Lipari.
Lina
Paola Costa
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