Era stato respinto agli imbarcaderi di Villa San Giovanni mentre era in procinto di raggiungere la Sicilia il 13 maggio 2017. Quindi il ritorno forzato a Lamezia Terme, da dove era partito, e poi ancora il Daspo con il divieto di tornare a Villa San Giovanni per tre anni. Adesso dopo quasi due anni da quel provvedimento il Tar ha deciso che il provvedimento di Daspo emesso allora dalla Questura di Reggio Calabria era infondato.
Il soggetto in questione, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, era stato considerato soggetto potenzialmente pericoloso in vista degli eventi del "G7" che era in procinto di svolgersi a Taormina ma alla fine si è scoperto che lo stesso si trovava a Villa San Giovanni solamente per imbarcarsi alla volta di Filicudi per la raccolta dei capperi.
Una vicenda curiosa: a maggio del 2017 dopo una perquisizione con esiti negativi lo stesso veniva scortato presso la Questura di Reggio Calabria, divisione Polizia Anticrimine, per ulteriori controlli e accertamenti che si concludevano con la notifica del foglio di Daspo. Si temeva che potesse raggiungere Taormina per il "G7" visti anche alcuni precedenti per danneggiamento, datati nel tempo.
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