Via libera dalla Regione Siciliana al Piano di riparto del Fondo per le politiche della famiglia per il 2019. A disposizione ci sono un milione e seicentocinquantamila euro per interventi in favore della natalità.
«Sono risorse - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - che serviranno per imprimere una ripartenza alle politiche per la valorizzazione della famiglia. Viviamo un periodo storico in cui il calo della popolazione sta diventando sempre più preoccupante. Basti pensare che nel solo 2017 in Italia il saldo demografico, la differenza cioè tra nascite e decessi, registra un preoccupante meno duecentomila. Il mio governo, attraverso una politica che aiuti le famiglie e in special modo le giovani coppie con figli in età prescolare e scolare, mette in campo misure per diminuire questa tendenza».
In particolare, verranno avviate iniziative sia per promuovere, nei luoghi di lavoro, specifici Piani di welfare aziendale con azioni rivolte al reinserimento delle donne nelle attività lavorative dopo la nascita del bambino, sia per favorire l'uguaglianza in tutti i settori, incluso l'accesso all'occupazione e la conciliazione della vita professionale con la vita privata.
Per dare una maggiore spinta al potenziamento delle politiche in favore delle famiglia, la giunta, su proposta dell’assessore alla Famiglia Antonio Scavone, ha deliberato di proporre un disegno di legge per l’istituzione di un’“Agenzia per la famiglia”.
«Un organismo - spiega l’esponente del governo Musumeci - che si occuperà di valorizzare la famiglia come risorsa e che promuoverà, con mirate politiche di sostegno, di sostenere i nuclei familiari attraverso l'erogazione di maggiori servizi».
Prevista, infine, l'istituzione, sulla falsariga dell'esperienza maturata in Trentino, del registro dei “Comuni amici della famiglia”.
«Servirà - aggiunge Scavone - per monitorare, di concerto con l’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso, i Comuni siciliani, cui verranno corrisposte delle premialità in caso di iscrizione che offrono servizi finalizzati al benessere familiare e che rispondano con efficacia ai bisogni di vita e di lavoro».
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