Il punto di forza del congresso oltre che nell’approfondimento di temi che spaziano dalla promozione della salute agli screening in Sanità pubblica, alle vaccinazioni, al Covid-19, è stato certamente l’aver dato la possibilità di condividere le proprie esperienze in presenza dopo una lunga pausa dovuta al Covid nel biennio 2020-2021. Il congresso siculo-calabro è un congresso storico che dura ormai da 32 anni, con origine nel lontano 1989 grazie al prof. L. Squeri, past president della SITI Sicilia insieme al past president SITI Calabria, il dottor Mollo Francesco.
Non sono mancati anche contributi specifici come comunicazioni orali e numerosi Poster; sono , intervenuti illustri relatori e colleghi di riconosciuta fama, provenienti da tutta Italia: il congresso è stato aperto, nella suggestiva cornice del Teatro al Castello di Lipari, da Carlo Signorelli, Professore Ordinario di Igiene e sanità pubblica, Università Vita-Salute San Raffaele, con la sua lettura magistrale dal titolo: “Le politiche vaccinali in Italia negli ultimi trent’anni e il nuovo PNPV 2022-2025”. A seguire la tavola rotonda dal titolo “Passato, presente e futuro del covid-19” che ha visto coinvolti personalità tra cui Silvio Brusaferro, Walter Ricciardi, Giovanni Rezza, Antonio Ferro, Emanuele Montomoli, Miche Conversano, Domenico La Gravinese, Pier Luigi Lo Palco ed Enrico Di Rosa.
E’ stato un grandissimo successo sotto tutti i punti di vista: dal punto di vista scientifico, cui ha lavorato un importante comitato (Aida Bianco, Davide Alba, Elena Alonzo, Rosa Bilotta, Antonino Colombo, Claudio Costantino, Smeralda D’amato, Federica Denaro, Erminio Di Pietro, Gabriella Eburnea, Margherita Ferrante, Cristina Genovese, Vilmerio Gigli, Francesca Lotito, Carmelo Nobile, Giuseppe Pantò, Maria Teresa Pagliuso, Anna Maria Renda, Maria Antonietta Soccio, Giulia Maria Tarabini Castellani, Rossella Zucco) che ha selezionato, per i due giorni congressuali, i lavori di importanti specialisti del settore che hanno affrontato tematiche attualissime; dal punto di vista organizzativo, per l’incredibile presenza di medici provenienti da tutta Italia, visto che sono stati circa 400 i partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia in un periodo di bassa stagione turistica; per aver valorizzato l’arcipelago delle Isole Eolie troppo spesso dimenticato dal turismo congressuale.
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