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domenica 3 agosto 2008

Capperi e malvasia. Il Nas dei carabinieri potrebbe presentare un conto salato. E si indaga anche su lavoro nero e droga

"Capperi e malvasia” potrebbe essere denominata così la vasta operazione che il Nas (Nucleo antisofisticazioni) dei carabinieri sta portando avanti nell'arcipelago eoliano ma anche in altre città dove questi prodotti vengono, rispettivamente, confezionati e imbottigliati come prodotti delle Eolie. Una operazione ad ampio raggio, scattata su disposizione della Procura della Repubblica, volta ad accertare la reale provenienza di questi prodotti e, nello specifico caso dei capperi, anche la procedura adottata per la raccolta e la conservazione. Una tematica, quindi, che interessa anche l'aspetto sanitario. Una operazione appena all'inizio che, secondo indiscrezioni, avrebbe già portato ad una serie di importanti risultati quale ad esempio l'accertamento della “frode in commercio”. In particolare sarebbe stato appurato, in alcuni casi, che i famosi “capperi delle Eolie” di eoliano avessero ben poco o nulla in quanto prodotti nel lontano Marocco. Così come il “malvasia delle Lipari” sarebbe prodotto, in taluni casi, anche con uva proveniente da vitigni allocati in altra zona. La prima fase dei controlli è partita dalle attività commerciali che vendono questi prodotti al pubblico e, attraverso i relativi riscontri, si stanno estendendo anche alle ditte che questi prodotti immettono sul mercato. Un “giro di vite” volto, oltre che ad accertare la frode in commercio, anche a salvaguardare gli imprenditori isolani e il relativo “marchio di qualità”. Nel contesto della loro presenza sul territorio eoliano il Nas dei carabinieri, in collaborazione con i militari della stazione di Lipari, ha proceduto anche a diversi controlli in attività di ristorazione e di somministrazione. Diverse le irregolarità riscontrate a fronte delle quali sono state attivate le procedure sanzionatorie previste dalla legge. Ma il Nas non è l'unico organismo dei carabinieri che, in questo momento, sta operando nelle isole. Unitamente a funzionari dell'ispettorato al lavoro, uomini dell'Arma stanno procedendo ad un controllo a tappeto inerente il personale impiegato nelle varie attività (non solo turistiche) dell'arcipelago. Anche in questo caso mancano i riscontri ufficiali, che saranno resi noti una volta concluse le operazioni, ma sarebbero già stati riscontrati alcuni casi di “lavoro in nero” e di non conformità sia dell'orario di lavoro che delle mansioni espletate. Infine i carabinieri di Lipari hanno effettuato una serie di controlli, comprese alcune perquisizioni domiciliari, nell'ambito delle operazioni di contrasto al fenomeno della detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Alcuni giovani sono stati segnalati al prefetto.