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lunedì 29 dicembre 2008

Le Eolie sulla Gazzetta del sud di oggi

Lipari La vertenza Siremar
Bertolaso media tra i sindaci e il ministro Matteoli
Salvatore Sarpi
Lipari
Il prossimo 7 gennaio a Roma si dovrebbe tenere a Roma un incontro tra il ministro alle infrastrutture Altero Matteoli e i sindaci delle isole minori siciliane sulla "questione Siremar". Una questione che, come è risaputo, sta turbando gli abitanti delle Eolie, ma anche delle altre realtà insulari siciliane, che temono di perdere a partire dal prossimo 15 gennaio non solo il diritto alla mobilità ma anche la loro stessa sussistenza economica imperniata principalmente sul turismo.
Per aprire questo ulteriore ed importante "spiraglio" sono al lavoro il capo della Protezione civile Guido Bertolaso e il vice-presidente della Regione e assessore ai Trasporti Titti Bufardeci.
Lo ha annunciato ieri pomeriggio nel corso dell'incontro convocato al palazzo comunale il sindaco di Lipari Mariano Bruno. Al vertice hanno preso parte presidente del neonato comitato per i trasporti Pino Merenda, operatori turistici, l'assessore Giovanni Maggiore, alcuni consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, una rappresentanza degli ormeggiatori. «Ho incontrato a Messina- ha affermato Bruno- il dottor Bertolaso al quale, così come ad altri interlocutori istituzionali, ho rappresentato la delicatezza della situazione e il rischio che, perdendo la certezza nei trasporti, si possa addivenire nelle Eolie ad iniziative non facilmente controllabili. Ho avuto ampie rassicurazioni per un intervento a livello ministeriale. Intervento al quale sta già lavorando il vice-presidente della Regione Titti Bufardeci e che, come egli stesso auspica, potrebbe portare ad un'audizione davanti al ministro Matteoli il prossimo 7 gennaio».
Dopo le comunicazioni del sindaco il comitato eoliano per la garanzia nei trasporti tornerà a riunirsi oggi alle 18 per valutare il da farsi. In particolare si sta studiando una forte iniziativa a supporto dell'audizione romana del sindaco Bruno. Gli operatori delle strutture turistico-alberghiere e commerciali hanno anche affermato di essere pronti a depositare le loro licenze. Qualcuno ha "minacciato" di essere pronto a bruciarle davanti alla Questura di Messina. Sono state anche confermate le iniziative già previste: l'assemblea generale del 7 gennaio e lo sciopero generale di giorno 8.