(Michele Giacomantonio) Domani, al supermercato di Lipari, Corso Vittorio Emanuele, si terrà la giornata del Banco Alimentare. Sono già diversi anni che la Caritas organizza a Lipari questa iniziativa e sempre con un buon successo.
Dalla mattina alla sera, i clienti che si recano al supermercato per i propri acquisti possono, se lo vogliono, aggiungere alle loro compere anche l’acquisto di prodotti alimentari da mettere in sacchetto a parte che dopo aver pagato alla cassa verrà ritirato dai volontari ed aggiunto agli altri sacchetti che altri clienti avranno riempito. A sera tutti gli acquisti confluiranno nella sede della Caritas di Viale Mons.Bernardino Re e verranno distribuiti, tramite le parrocchie, a chi ne ha particolarmente bisogno perché, almeno per Natale, sulla tavola di tutti ci sia un po’ di benessere. Probabilmente – con una parte della raccolta. durante le festività natalizie – sempre ad opera della Caritas, verrà organizzato un pranzo per gli anziani e le persone sole: un’ occasione per trascorrere una serata in serenità ed allegria.
Ma parliamo del Banco alimentare. In cosa consiste questa iniziativa, dove è nata, chi l’ha promossa?
La storia dei banchi alimentari ha inizio a fine anni sessanta quando a Phoenix in Arizona nasce la St.Mary’s food Banck. A fondarla è John Van Hengel, un filantropo, il quale inizia a distribuire ai bisognosi il cibo non venduto e destinato alla distruzione da parte di negozi e ristoranti. Da allora negli USA sono sorte più di duecento Food Banck. Il modello americano è stato poi adottato in Europa dove di banchi alimentari ne esistono oltre 150 cinquanta un po’ in tutti i paesi dalla Grecia, alla Spagna, alla Francia, alla Svizzera, alla Polonia, all’Ucraina. In Italia il primo magazzino del Banco Alimentare fu aperto a Meda in provincia di Milano nel 1989 su iniziativa di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, e di Danilo Fossati, patron dell’azienda alimentare Star. Oggi, in Italia, ogni anno, sono milioni le famiglie che beneficiano di questo sevizio; nel 2008 sono state più di sette milioni.
Quindi domani, quando vai al Supermercato, accetta la busta che ti viene offerta all’entrata dai volontari e – passando fra i vari scaffali - metti dentro qualcosa, secondo le tue possibilità. Prodotti non deperibili naturalmente perché la distribuzione andrà avanti per diversi giorni. Formaggio, biscotti, pomodori pelati, pasta, riso, legumi e magari anche un pensiero per i più piccoli per cui il Natale è una festa speciale: una tavoletta di cioccolato, un panettone, dei dolci.
C’è la crisi è vero ma la crisi non è uguale per tutti e per qualcuno è più dura degli altri.
Buon Natale.