Una nuova interrogazione avente per oggetto "Ufficio postale di Quattropani" è stata inoltrata dal consigliere comunale Giacomo Biviano al sindaco di Lipari ed inviata, per conoscenza, al direttore Poste italiane S.p.a. Area Filiale Messina 2 - Servizio Sportelli
IL TESTO:
Egregio Sindaco,
Ritorno su una questione che credo debba al più presto trovare una soluzione al fine di non lasciare la frazione di Quattropani ancora per molto priva di un servizio essenziale quale quello postale.
Nella frazione di Quattropani, infatti, la più distante dal centro e tra le più popolose dell’isola di Lipari, da più di 5 mesi è stato soppresso l’ufficio postale, adducendo come motivazione principale che i locali, acquistati di recente dal Comune, sono stati impegnati per un progetto di riqualificazione ambientale dei punti panoramici della contrada approvato con delibera di G.M. n.77 del 18/05/2007.
E’ vero anche, però, che Lei stesso successivamente, insieme ai tecnici del Comune, aveva individuato e segnalato al Gruppo Poste Italiane altri stabili o magazzini da adibire a quella funzione lasciando per altro immutato il compendio economico di locazione. Evidentemente, però, i locali non sono stati ritenuti idonei dal suddetto Gruppo a tale funzione, per lo meno nell’immediato.
E’ ALTRETTANTO VERO, PERO’, SIGNOR SINDACO, CHE PRIMA D’IMPEGNARE I LOCALI PER IL SUDDETTO PROGETTO SAREBBE STATO OPPORTUNO ACCERTARSI PREVENTIVAMENTE CHE IL GRUPPO POSTE ITALIANE RITENESSE IDONEI I NUOVI LOCALI PROPOSTI E STIPULARE CONTEMPORANEAMENTE UN NUOVO CONTRATTO DI LOCAZIONE. SOLO ALLORA SAREBBE STATO GIUSTO E SENSATO IMPEGNARE LO STABILE OCCUPATO DA ANNI DA QUELL’UFFICIO POSTALE.
Invece, Lei ha proceduto ugualmente ad impegnare i locali senza fare tutto ciò e successivamente si è visto costretto a procedere, per non perdere il finanziamento del progetto accolto dalla Regione Sicilia, prima ad una regolare diffida datata 13 maggio 2009, Prot. N.18086, nei confronti di Poste Italiane affinchè lasciasse i locali entro dieci giorni dalla notifica della stessa e poi ad un successivo esposto datato 27 luglio 2009, Prot. N.29231, indirizzato alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G., dove chiedeva contemporaneamente e mi lasci dire, paradossalmente, di valutare se potevano intravedersi fattispecie penalmente rilevanti da un lato per interruzione di un servizio pubblico (vista la chiusura dell’ufficio di circa due mesi) e dall’altro per non aver proceduto allo sgombero dei locali.
In poche parole li ha letteralmente “BUTTATI FUORI” e contemporaneamente ha interessato la Procura affinchè valutasse ipotesi di reato per la chiusura dell’ufficio postale. Forse c’è qualcosa che mi sfugge.…………
Signor Sindaco, quello che è stato fatto ormai non può più essere cambiato ma cerchi, perlomeno, di restituire a quella comunità un servizio pubblico e sociale che tale rimane a prescindere dalla caratterizzazione privatistica dell’Ente.
A tal fine La interrogo per sapere:
Le interlocuzioni serrate, come Lei scrive nella nota del 13 ottobre 2009 Prot. 38692, con la Direzione provinciale delle Poste italiane per la riapertura dell’Ufficio postale che fine hanno fatto?
Esistono ancora o sono stati solo degli scambi di veduta temporanei?
Sono stati trovati i nuovi locali per ospitare l’ufficio postale?
Se si, ha concertato con il Gruppo Poste Italiane le varie fasi e i tempi per la riapertura dello stesso?
Come pensa di procedere qualora il Gruppo Poste Italiane, nei fatti, non intendesse più riaprire l’ufficio postale?
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano