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giovedì 10 dicembre 2009

Lettere al direttore. "Pomice e Unesco. Io resto della mia idea sono solo gli ex Pumex a pagare"

Riceviamo e pubblichiamo:
Gentile direttore,
dopo aver letto sul suo notiziario online le riflessioni del dott. Giacomantonio sulle responsabilità o meno del calvario delle maestranze ex Pumex, vorrei anche io fare qualche considerazione.
Premesso che non sono un politico e premesso che penso di avere una modesta preparazione in materia, avendo a mie spese pagato il prezzo di tutto quello che è successo, vorrei ricordare al dott. Giacomantonio alcune vicende che lui ha tralasciato.
Intanto, come prima cosa, le ricordo che quel progetto mastodontico presentato dalla proprietà( guardi che lo conosco bene) consisteva nell' impossessarsi di un bene comune della collettività eoliana e non avrebbe più permesso a noi isolani di poter andare a pescare a pettini, di andare a fare il bagno a mare a Porticello e di farci vivere un pezzo importante della nostra isola.
Le ricordo, inoltre, che l'azienda chiese un mega finanziamento di circa 100 milioni di euro alla Regione ( soldi publici) che sì , creavano tanti posti di lavoro, ma arricchivano sempre di più la proprietà e impoverivano dal punto di vista paesaggistico le nostre isole e facevano sì che la realizzazione di un grande polo turistico colpisse tragicamente chi da tanto tempo, con professionalità, fà turismo alle Eolie, monopolizzando l'economia locale.
Parliamo della stessa proprietà che, ancora oggi, caro dott. Giacomantonio, deve dare il TFR (la liquidazione) agli operai ex Pumex, ma credo e lo spero he lei questo l'abbia dimenticato.
Forse un progetto serio era quello fatto dall'ex assessore La Greca, dove un bellissimo parco naturalistico e paesagistico avrebbe arricchito quella zona e sicuramente sarebbe stato un traino per il nostro turismo, ma soprattutto sarebbe stato un parco geominerario gestito dall'ente publico e avrebbe ugualmente dato lavoro a noi ex Pumex e non solo.
Caro dott. Giacomantonio non dimentichiamo cosa ha fatto e continua a fare la proprietà a noi ex dipendenti altrimenti facciamo molta confusione.
Adesso le spiego perchè l'entrata nell'Unesco l'hanno pagata i miei figli e i figli dei miei colleghi. Quando il sottoscritto (più volte), ha partecipato a diversi incontri alla regione e all'assesssorato al territorio e ambiente, ha ben visto come tutti i tentativi di trovare una soluzione alla problematica venivano rifiutati continuamente dalla proprietà perchè inspiegabilmente accettava solo il progetto presentato dall'azienda e non rinunciava ad una virgola.
A quel punto la Regione capì che non si poteva più collaborare e che non si potevano più dare concessioni perchè l'Unesco aveva dato dei termini ben precisi alla cessazione definitiva dell'escavazione oppure le Eolie sarebbero state tagliate fuori.
A questo punto mi dice gentilmente lei chi ha pagato lo scontrino di ingresso al sito Unesco da parte delle isole Eolie?
La risposta la sò già, ma su una cosa sono d'accordo con lei: in più di dieci anni il comune di Lipari e la Regione siciliana sapevano cosa stava succedendo e dei progetti seri erano stati presentati, ma i nostri politici sono stati incapaci di impadronirsi di un bene comune alla nosta collettività e di creare un'attrazione publica e meravigliosa a Porticello che ci avrebbe fatto fare davvero un salto di qualità.
Caro direttore, premesso che rimango della mia opinione, vorrei precisare una cosa e mi assumo le responsabilità di quello che dico. Essendo vincolante un punto dello statuto Unesco, che dice che una delle condizioni per cui Lipari rimanga dentro la fondazione e di riqualificare e ridare dignità lavorativa alle maestranze che vengono dalla dismissione delle attività estrattive dell'azienda Pumex s.p.a., il sottoscritto se non viene adempiuto tale impegno farà di tutto per non essere uno dei pochi a pagare e cercherà con tutte le forze di liberarsi del marchio Unesco inflitto sulla fronte dei propri familiari.
Distinti saluti
Profilio Tiziano