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mercoledì 9 dicembre 2009
SPIAGGIA DI PORTICELLO: trasfert per la spazzatura? (di Aldo Natoli)
(Aldo Natoli) Una località che si propone come una delle mete turistiche del Mediterraneo dovrebbe, non mi stancherò mai di affermarlo, avere cura del proprio territorio. Per quanti sforzi vengono fatti la destagionalizzazione del turismo, anche per carenza di adeguate strutture e per una inverosimile strategia dei trasporti che anziché avvicinare le Eolie al Mondo li allontana, segna il passo, cosichè ancora bisogna fare riferimento al collaudato slogan: “Eolie, sole e mare”. Ma questo significa avere cura del nostro mare e delle nostre spiagge. Orbene, quella di Marina Lunga serve a ben altro, quelle di Portinenti e Marina Corta sono scomparse, e quella di Acquacalda è a rischio. Ma ormai tutta la frazione è abbandonata al proprio destino. Restano da utilizzare per la balneazione quella di Canneto, di Papisca, sempre meno candida, e di Porticello. Ogni sforzo dovrebbe quindi concentrarsi nel mantenere gelosamente queste spiagge come “un fiore all’occhiello”. Stranamente sono in corso di esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del molo di Porticello e della sua sistemazione. Ma, considerato che il trasporto della pomice si è esaurito cosa diventerà: una banchina per natanti da diporto? Un molo alternativo a quello di Sottomonastero in caso di scirocco? Niente di tutto questo. Da quanto riferito da alcuni abitanti della zona i lavori dovrebbero servire a realizzare un comodo approdo per la nave che trasporta la spazzatura, previa destinazione a terra, lungo la provinciale, di un’area necessaria per lo stoccaggio. Se questo è l’obiettivo ritengo che sia una vera e propria follia, perché verrebbe a mancare un’altra suggestiva spiaggia. Spero si converrà che non possono coesistere, balneazione e spazzatura. O, addirittura, spazzatura e Centro Universitario o Museo della Pomice. Naturalmente queste sono voci raccolte tra la gente del posto, che debbono preoccupare tutti gli imprenditori che sull’isola operano nel settore del turismo e del commercio, che mi auguro possano essere prontamente smentite, illustrando anche il progetto.