Gianfranco Micciché rivendica la coerenza del suo Gruppo che dal primo momento ha mantenuto l'appoggio convinto al governo di Lombardo. «Se penso che si sono scatenati per impedirmi la candidatura alla presidenza della Regione per appoggiare la scelta Lombardo e poi una volta eletto lo hanno osteggiato, mi domando che modo di fare politica è questa. La verità è che il Pdl non esiste più, ormai è sfasciato. non ci rimettono più insieme. Con loro non si va da nessuna parte».
Lo sfogo del sottosegretario è contro gli ex compagni di partito Castiglione-Schifani che considera poco politici perché distanti dal pensare degli elettori.
- E il rapporto coi finiani ?
«I finiani non sono con me, anche se formiamo lo stesso gruppo che appena costituito ha la bella forza di 15 parlamentari all'Ars».
- Tutti d'accordo a condividere un programma col Pd ?
«La scelta peggiore sarebbe tornare alle urne e allora perché no all'appoggio del Pd. Non vedo soluzione diversa».
-Il progetto partito del Sud?
«Va avanti, non ci rinuncio anche perché andando in giro avverto un crescendo di consensi; la gente se lo aspetta perché spera in risposte più incisive ai bisogni che vengono percepiti come priorità assolute; non c'è più una questione di ideali ma di interessi, di sapere come vengono spese le risorse, di cogliere opportunità di crescita, di cambiare le cose. E in questo momento siamo gli unici a esprimere analisi. Se ci riesco bene; altrimenti ne prenderò atto».
- Il Pdl non esiste più anche a livello nazionale?
«Fini scalpita perché Berlusconi non molla e lui non vuole fare il numero due a vita. Poi c'è un problema caratteriale tra i due»