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venerdì 11 dicembre 2009

Vip alle Eolie. Elena Ossola: contadina sexy e giramondo con le Eolie nel cuore

(da liberoviaggi) È alta, bionda e con gli occhi azzurri. Elena Ossola è una varesotta doc, ma da qualche anno si è trasferita a Roma per fare l'assistente di Carlo Conti all'Eredità e, attualmente, a I Miglior Anni. E ora che si è staccata dalla sua adorata fattoria, è diventata una giramondo, con una predilezione per il Belpaese.
Sei una viaggiatrice?
Mi piace tantissimo viaggiare, anche se sono legatissima alla mia città, Varese, e alla mia terra. Amo spostarmi e scoprire le abitudini di altre popolazioni, posti nuovi e la natura dei luoghi.
Italia o estero?
Sono una di quelle che pensa sia giusto visitare anzitutto l’Italia, che è piena di posti meravigliosi. Non capisco quelli che magari sono stati alle Maldive o in Messico e non hanno mai visto la Sicilia e le nostre isole. Per questo negli ultimi tre anni ho girato parecchio per il Belpaese. Anche perché non ho cominciato a viaggiare da tanto: fino a 23 anni stavo su nella mia fattoria di Besozzo e giravo pochissimo.
Quindi non sei mai stata all’estero?
Beh, no: l'anno scorso sono stata a New York. Era uno dei miei sogni andarci.
Il tuo posto del cuore?
Sicuramente le isole Eolie: mi sono innamorata di tutte quante perché adoro i luoghi selvaggi e amo tanto il mare.
Ma come, una prealpina che ama il mare?
Eh sì, amo il caldo, il mare e stare a mollo tutto il giorno. Anche se sono cresciuta in montagna.
Anche il viaggio ti piace selvaggio?
Sono un po' pigra, quindi preferisco la comodità. La vacanza zaino e tenda, no.
Progetti di viaggio?
In Italia vorrei vedere tanti posti, che per fortuna sono facilmente raggiungibili. Tra le mete più impegnative mi piacerebbe visitare l’Australia con la sua natura e i suoi animali insoliti.
La cosa che porti sempre con te?
Mia mamma. Io e lei abbiamo un rapporto morboso, il cordone ombelicale non si è ancora spezzato: quando vado lontano mi piace renderla partecipe dei posti che visito. Ma raccontarli non è lo stesso, quindi voglio portarla con me.
Da "lumbarda" come ti trovi a Roma?
Mi sono "imburinata" completamente. Per me Roma è davvero "caput mundi" e continuo a pensare che i miei figli nasceranno qui: si sta bene e mi sono innamorata della Capitale. Poi c'è talmente tanta arte da vedere e scoprire che non si può non rimanere affascinati: un mio amico è venuto a trovarmi e mi ha detto che è «imbarazzante» per quanto è bella. Eppure, in questo periodo un po' incerto e instabile, ogni tanto sento l'esigenza di tornare su e fuggire dai miei a Besozzo.
Una cosa da non perdere a Roma?
Essendo io molto credente e religiosa, sicuramente San Pietro. Il primo anno che sono stata a Roma sono andata alla messa di Pasqua e ho incontrato il Papa: è stata un’emozione fortissima. Mi sarebbe piaciuto conoscere anche Karol Wojtyla, ma purtroppo quando sono arrivata non c'era già più.