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lunedì 4 gennaio 2010

Lipari: Ricordati i 136 anni dalla nascita di Madre Florenzia Profilio

L’Istituto delle Suore francescane dell’Immacolata concezione di Lipari ha ricordato, il 30 dicembre 2009, i 136 anni della nascita della loro fondatrice, la Serva di Dio Madre Florenzia Profilio, con una celebrazione eucaristica a Pirrera di Lipari nella chiesa annessa alla casa di preghiera.
La partecipazione delle autorità civili e militari, assieme a tanti cittadini liparesi, ha reso significativo il momento di lode e di ringraziamento nel ricordo di Florenzia che è stata indicata dagli storici eoliani come il personaggio più importante del ventesimo secolo per le Isole Eolie.
Il saggio biografico “Florenzia che ha svegliato l’aurora” di Michele Giacomantonio è stato il filo conduttore del ciclo di conferenze proposte dal 27 al 29 in preparazione al 30 dicembre: “Siate casa accogliente e amorosa” è stato l’argomento di riflessione proposto per cogliere il legame tra il carisma di Florenzia, i documenti della Chiesa e l’attuale dibattito sulla tematica dell’accogliere secondo le nuove trasformazioni sociali che stanno avvenendo in Italia e in Europa.
“Siate casa accogliente…” in queste parole di Madre Florenzia è racchiuso il significato profondo di ogni forma di accoglienza, di quella materiale e quella spirituale, è racchiuso il significato del Carisma che nell’Amore offerto e donato, esprime il messaggio centrale del Cristianesimo.
I relatori hanno approfondito la spiritualità francescana di Florenzia, hanno ricordato lo stile di vita umile, semplice, accogliente e caritatevole, hanno ricordato come abbia sempre scelto di soccorrere i più poveri ed emarginati nel quotidiano, attingendo forza nella parola di Dio, nella preghiera e nella contemplazione ri-scoprendo sempre la presenza del Signore in ogni situazione e in ogni fratello. Una particolare attenzione è stata data all’esperienza di Florenzia in America, quando giovane donna emigrata nel Nuovo mondo ha condiviso l’esperienza di tanti italiani e ha affrontato il lungo viaggio in piroscafo, l’inserimento nella caotica New York, il lavoro in fabbrica come operaia, la scelta di consacrarsi a Dio e di scegliere la famiglia francescana. Non ci sono documenti scritti su questo periodo della vita di Florenzia né dopo il 1905 Florenzia parla della sua vita in America, compie però in se stessa una crescita straordinaria e l’esperienza vissuta diventa impegno di accoglienza per tutti: non è una scelta casuale la metafora della casa, perché proprio la casa manca agli emigrati di ogni tempo, la casa fatta di mura, la casa rifugio dalle difficoltà esterne, la casa che accoglie sempre e ogni giorno.
Il dott. Michele Giacomantonio ha realizzato un interessante video su questo periodo della vita di Florenzia, riproponendo i luoghi in cui ha vissuto in New York, ponendoli a confronto come erano all’inizio del ‘900 e come sono oggi, ma soprattutto l’autore si sofferma sulla incidenza che l’esperienza di vita in America ha avuto su Florenzia e come abbia influito anche sulle sue scelte future, sulla capacità di avere sempre larghe vedute che hanno spesso anticipato i tempi.
La centralità dell’accoglienza nella vita e nelle opere di Madre Florenzia Profilio è stata testimoniata da uomini, donne e sacerdoti che hanno voluto raccontare episodi durante la vita della Fondatrice: è stato emozionante riascoltare attraverso un video i ricordi sempre legati a gesti di tenerezza e di attenzione, la Madre aveva per tutti un gesto o una parola così particolari da rimanere indimenticabili.
Le Suore francescane dell’Immacolata Concezione di Lipari sono sicure che molte testimonianze possono essere date da uomini e donne che hanno incontrato e conosciuto Madre Florenzia e , per questo motivo, a conclusione delle iniziative realizzate per la conoscenza della fondatrice chiedono che chiunque abbia un ricordo o una esperienza da raccontare si rivolga alla Casa Generalizia a Roma in via delle Benedettine, 34 oppure al numero di telefono 06 30600228 o al 333.2485620 o per posta elettronica : florenzia.lipari@libero.it.