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giovedì 27 gennaio 2011

Scaricati come zavorre non gradite a Vulcano dalla Siremar . Lettere al direttore

Caro Salvatore,
mi chiamo Luciano Vivacqua.
Oggi, come sempre, sono partito per andare a lavoro, con l'immancabile cattivo tempo, fra un po di disagio al quale sono abituato. 
Proprio oggi, però, la mia pazienza di bravo cittadino si è esaurita quando, insieme a tutti i passeggeri dell'aliscafo siremar delle ore 11.15 diretto a Milazzo ,sono stato letterarmente scaricato a Vulcano , come una zavorra non gradita, senza un briciolo di comunicazione ufficiale da parte del comando di bordo sul tipo di problema verificatosi ,con l'illusione di avere il biglietto "rimborsato" dall'agenzia di Lipari . Il tutto aggravato dalle cattive condizioni del tempo (pioggia , vento e freddo) nonchè totale assenza di un punto di ristoro aperto.
E', comunque, da apprezzare la cortesia della signora Piera (agenzia Siremar Vulcano) che nonostante le pressanti proteste di qualche passeggero stressato non ha perso la calma ed si è rivelata educatissima come sempre.
Io non so fino a che punto vuole arrivare la Siremar ma di una cosa sono certo e cioè che i sessanta passeggeri di oggi sono tutti esseri umani che meritavano più cortesia e sopratutto più informazione ed assistenza, anche ai deportati ebrei davano più notizie su dove dovevano andare.
Ti invio questa nota con l'auspicio che lo stesso arrivi a chi questo caos può ancora evitarlo.
Luciano VIVACQUA

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