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venerdì 28 gennaio 2011

LIPARI & TERME DI SAN CALOGERO di Aldo Natoli


(Aldo Natoli) Ho appreso della lodevole iniziativa del giovane Consigliere Comunale Fabrizio Famularo per  riattivare lo storico stabilimento termale di San Calogero di Lipari. Ricordo ancora la battaglia fatta a suo tempo per non distruggere questa importante struttura dalle acque definite miracolose dall’Assessore Bartolino Famularo, padre di Fabrizio. Apprendo anche della richiesta fatta dall’Amministrazione comunale al Ministero dell’Ambiente per un finanziamento di due milioni di euro per ripristinare la struttura, il cui intervento è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche da realizzare nel Comune. Qualcosa però non torna, o meglio ben s’inquadra nella confusa gestione tecnico-amministrativa del nostro Comune. 
Orbene, il Sindaco del Comune di Lipari in data 22.12.2008 con nota prot. n° 41129 ha chiesto all’Assessorato Regionale Industria di decretare “la cessazione del giacimento minerario di San Calogero” la cui concessione mineraria scadeva il 31.12.2008. 
Nel contempo, sempre il Comune di Lipari, ha chiesto all’Assessorato Industria di svincolare l’immobile per concederlo ad altro soggetto che lo rendesse produttivo. 
A questo punto si evince una sorprendente contraddizione nel comportamento dell’Ente che merita un chiarimento da parte del Primo Cittadino. 
Altrimenti dobbiamo preoccuparci, che presto possa giungere qualche misteriosa società che si propone per utilizzare  in modo più complesso lo stabilimento termale. Cosichè oltre al mare (megaporto) ed ai monti (147 alloggi di edilizia sovvenzionata) svenderemo anche la collina. Povera Lipari!!!

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