COMUNICATO STAMPA
Il giorno 25 agosto, in apertura del consiglio comunale, è stata  presentata dal sottoscritto come primo firmatario una mozione sui lavori  di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi Porto, approvata  all’unanimità. Nella mozione si chiedeva al sindaco e ai funzionari  comunali degli uffici di competenza un’urgente verifica tecnica per fare  luce sulle modalità di esecuzione dei lavori realizzati, ma soprattutto  “l’immediata convocazione del R.U.P. […] allo scopo di fornire adeguata  informazione e relazione sullo stato dei lavori e su quanto si è  verificato nel corso dell’esecuzione degli stessi, e di chiarire quali  siano stati i passaggi tecnico-amministrativi che hanno portato alla  scelta dell’attuale assetto progettuale in variante delle previsioni  originarie, ai motivi che hanno determinato il rinvio dei lavori […]  nonché la decisione di avviare gli stessi nel luglio di quest’anno”.
Stante  l’importanza della questione e il voto unanime che ha accolto la  proposta, ci si sarebbe attesi di trovare questo punto nell’elenco degli  argomenti da trattare, se non in occasione del consiglio convocato in  sessione urgente per oggi 30 agosto, almeno in quello previsto in  sessione non urgente per l’8 settembre, la cui convocazione è stata  inviata al sottoscritto e agli altri consiglieri dal presidente Longo in  data 29 agosto. Anche in questa occasione, il presidente Longo si  distingue per il totale disinteresse verso le proposte non avanzate da  lui o dall’amministrazione: del punto posto all’attenzione del consiglio  con la mozione approvata non vi è alcuna traccia, mentre ritroviamo il  conferimento dell’interesse comunale riconosciuto a gruppi e  associazioni musicali, le relazioni annuali del sindaco dal 2007 al  2010, i soliti debiti fuori bilancio e – immancabile – il programma  costruttivo di 140 alloggi più caserme che ormai monopolizza l’attività  consiliare da ormai sei sessioni. 
Sono ormai abituato  all’interpretazione marcatamente personalistica del ruolo della  presidenza del consiglio comunale che ha caratterizzato gli ultimi  quattro anni e mezzo sotto la direzione del presidente Longo, ma ritengo  che questa volta egli abbia davvero passato il segno. 
Vorrei  comprendere cosa intenda Longo per “immediata convocazione del R.U.P.”:  quando intenderebbe renderci partecipi di ciò che abbiamo chiesto, e  votato all’unanimità, in merito ai lavori di Filicudi Porto e alle  preoccupanti vicende che si sono susseguite? Quando potremo sapere dal  Responsabile Unico del Procedimento se e per quali ragioni ci siano  state difformità, perché si sia verificato il crollo di alcuni cassoni a  mare, o conoscere le caratteristiche tecniche del loro riempimento e  del loro ancoraggio e se queste sono conformi al progetto? Quando il  consiglio comunale potrà affrontare e discutere un problema concreto,  reale, sulla cui importanza tutti i rappresentanti della cittadinanza –  di minoranza e di maggioranza – hanno convenuto votando la mozione  all’unanimità?
L’assenza di questo punto nell’elenco dei 20  argomenti da trattare il giorno 8 settembre è ingiustificabile, e a mio  avviso costituisce un segnale sgradevole di distanza dalle esigenze  reali della comunità che non rappresenta – fortunatamente – il pieno  sentore del consiglio, ma un vezzo presidenziale o, peggio, una sua  grave e incomprensibile distrazione. Ritengo che il presidente Longo  dovrebbe inoltrare ai consiglieri un’opportuna integrazione all’elenco  degli argomenti da trattare – come ha già fatto in altre occasioni –  perché ne ha ancora il tempo sia per farlo formalmente, sia – mi auguro –  per convincersi delle ragioni che rendono indispensabile tale  iniziativa.
In caso contrario, preannuncio fin d’ora che non prenderò  parte alla sessione del consiglio comunale prevista per il giorno 8  settembre, in segno di protesta per quella che considero un’arbitraria  omissione che penalizza non solo la comunità di Filicudi, la cui  preoccupazione per gli sviluppi dei lavori nel suo principale scalo è  comprensibile e pienamente condivisa, ma tutta la comunità del  territorio comunale.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Libertà Ecologia
 
 
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