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martedì 30 agosto 2011

Povera Filicudi..... (di Pietro Lo Cascio)

COMUNICATO STAMPA
Il giorno 25 agosto, in apertura del consiglio comunale, è stata presentata dal sottoscritto come primo firmatario una mozione sui lavori di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi Porto, approvata all’unanimità. Nella mozione si chiedeva al sindaco e ai funzionari comunali degli uffici di competenza un’urgente verifica tecnica per fare luce sulle modalità di esecuzione dei lavori realizzati, ma soprattutto “l’immediata convocazione del R.U.P. […] allo scopo di fornire adeguata informazione e relazione sullo stato dei lavori e su quanto si è verificato nel corso dell’esecuzione degli stessi, e di chiarire quali siano stati i passaggi tecnico-amministrativi che hanno portato alla scelta dell’attuale assetto progettuale in variante delle previsioni originarie, ai motivi che hanno determinato il rinvio dei lavori […] nonché la decisione di avviare gli stessi nel luglio di quest’anno”.
Stante l’importanza della questione e il voto unanime che ha accolto la proposta, ci si sarebbe attesi di trovare questo punto nell’elenco degli argomenti da trattare, se non in occasione del consiglio convocato in sessione urgente per oggi 30 agosto, almeno in quello previsto in sessione non urgente per l’8 settembre, la cui convocazione è stata inviata al sottoscritto e agli altri consiglieri dal presidente Longo in data 29 agosto. Anche in questa occasione, il presidente Longo si distingue per il totale disinteresse verso le proposte non avanzate da lui o dall’amministrazione: del punto posto all’attenzione del consiglio con la mozione approvata non vi è alcuna traccia, mentre ritroviamo il conferimento dell’interesse comunale riconosciuto a gruppi e associazioni musicali, le relazioni annuali del sindaco dal 2007 al 2010, i soliti debiti fuori bilancio e – immancabile – il programma costruttivo di 140 alloggi più caserme che ormai monopolizza l’attività consiliare da ormai sei sessioni.
Sono ormai abituato all’interpretazione marcatamente personalistica del ruolo della presidenza del consiglio comunale che ha caratterizzato gli ultimi quattro anni e mezzo sotto la direzione del presidente Longo, ma ritengo che questa volta egli abbia davvero passato il segno.

Vorrei comprendere cosa intenda Longo per “immediata convocazione del R.U.P.”: quando intenderebbe renderci partecipi di ciò che abbiamo chiesto, e votato all’unanimità, in merito ai lavori di Filicudi Porto e alle preoccupanti vicende che si sono susseguite? Quando potremo sapere dal Responsabile Unico del Procedimento se e per quali ragioni ci siano state difformità, perché si sia verificato il crollo di alcuni cassoni a mare, o conoscere le caratteristiche tecniche del loro riempimento e del loro ancoraggio e se queste sono conformi al progetto? Quando il consiglio comunale potrà affrontare e discutere un problema concreto, reale, sulla cui importanza tutti i rappresentanti della cittadinanza – di minoranza e di maggioranza – hanno convenuto votando la mozione all’unanimità?
L’assenza di questo punto nell’elenco dei 20 argomenti da trattare il giorno 8 settembre è ingiustificabile, e a mio avviso costituisce un segnale sgradevole di distanza dalle esigenze reali della comunità che non rappresenta – fortunatamente – il pieno sentore del consiglio, ma un vezzo presidenziale o, peggio, una sua grave e incomprensibile distrazione. Ritengo che il presidente Longo dovrebbe inoltrare ai consiglieri un’opportuna integrazione all’elenco degli argomenti da trattare – come ha già fatto in altre occasioni – perché ne ha ancora il tempo sia per farlo formalmente, sia – mi auguro – per convincersi delle ragioni che rendono indispensabile tale iniziativa.
In caso contrario, preannuncio fin d’ora che non prenderò parte alla sessione del consiglio comunale prevista per il giorno 8 settembre, in segno di protesta per quella che considero un’arbitraria omissione che penalizza non solo la comunità di Filicudi, la cui preoccupazione per gli sviluppi dei lavori nel suo principale scalo è comprensibile e pienamente condivisa, ma tutta la comunità del territorio comunale.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Libertà Ecologia

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