Durante l’effusione lavica lungo il ripido pendìo della Sciara del Fuoco, diverse volte sono state osservate dalle telecamere di monitoraggio delle frane accompagnate dal sollevamento di nubi di polvere che oscuravano la visuale anche alla telecamera termica. Queste erano innescate sia dal rotolamento lungo la Sciara dei blocchi lanciati dall’attività esplosiva, che da quelli che si staccavano dal fronte della colata e rotolavano fino al mare. E’ da rilevare inoltre che durante la messa in posto della colata è proseguita l’attività esplosiva ai crateri sommitali, che non ha mostrato significative variazioni nello stile eruttivo.
Il sopralluogo diretto è stato effettuato tra le 18:00 e le 20:00 GMT in località Labronzo, e dalla postazione della stazione totale INGV per le misure geodetiche, alla quota di circa 195 m s.l.m. lungo l’orlo orientale della Sciara del Fuoco. Il rilievo di terreno, condotto con l’ausilio di una telecamera termica, ha permesso di evidenziare che la colata era ormai in raffreddamento, e che i fronti più avanzati si erano arrestati alla quota di circa 500 m s.l.m. Tuttavia non è stato possibile rilevare l’esatta quota dei fronti a causa della visione inclinata offerta dalla postazione, e del fatto che la colata si era espansa in una depressione. Durante il periodo di esecuzione dei rilievi termici di terreno, l’attività esplosiva dalle bocche sommitali del vulcano si è mantenuta molto vivace ed intensa, con abbondante ricaduta di prodotti oltre l’orlo craterico e lungo la Sciara del Fuoco.
Le successive analisi delle immagini termiche registrate dalla postazione di quota 400 m s.l.m. dalla telecamera termica fissa SQT hanno permesso di appurare che già alle 14:00 GMT il fenomeno effusivo si mostrava in regressione. Le immagini registrate da questa postazione hanno quindi confermato la cessazione dell’effusione lavica al momento dell’esecuzione dei rilievi di terreno.
Il 5 agosto alle ore 07:14 GMT una forte sequenza esplosiva è stata prodotta dalle due bocche più settentrionali dell’area craterica Sud (vedi l’immagine a sinistra) ed è stata caratterizzata da intesa attività di fontana di lava emessa a più riprese per circa 2 min che non ha raggiunto altezze elevate ma ha prodotto una notevole quantità di brandelli lavici che hanno coperto tutta la parte settentrionale della terrazza craterica senza però ricadere fuori dall’orlo della depressione.
La sequenza esplosiva è iniziata alle 07:14:53 GMT con un’emissione di materiale grossolano dalla bocca S1 che ha raggiunto circa 200 m di altezza ricadendo in direzione N. Alle 07:15:12 GMT è stata seguita da un getto di magma dalla bocca S2 arrivava a poche decine di m di altezza. Alle 07:15:26 GMT inizia un fontanamento alla bocca S2 della durata di circa 20 sec che raggiunge l’altezza di circa 150 m. Alle 07:15:50 GMT inizia il fontanamento alla bocca S1 della durata di circa 40 sec che raggiunge l’altezza di poche decine di m. Tutto il materiale prodotto dalle due piccole fontane di lava è ricaduto all’interno della terrazza craterica.
A partire dal giorno 11 agosto, sono avvenuti frequenti episodi di spattering vivace soprattutto dalla bocca posta in cima ad un cospicuo conetto (vedi le immagini qui sotto), sull’orlo sud-occidentale della terrazza craterica, che spesso hanno generato modeste colate laviche reomorfiche, prodotte dal deflusso dei brandelli lavici ancora caldi, che si sono espanse dalle pendici del conetto verso le zone più depresse della terrazza craterica. Il fenomeno è stato osservato (tutti gli orari sono in GMT): - dalle 18:30 del 11 agosto alle 11:45 del 12 agosto;
- dalle 19:30 alle 20:45 del 12 agosto;
- dalle 02:38 alle 07:08 del 13 agosto;
- dalle 19:30 alle 20:45 del 12 agosto;
- dalle 02:38 alle 07:08 del 13 agosto;
- dalle 13:25 del 16 agosto e le 05:00 del 18 agosto;
- dalle 07:08 a circa le 09:30 del 19 agosto;
- dalle 01:23 alle 07:20 del 20 agosto;
- dalle 21:38 del 20 agosto alle 00:30 del 21 agosto;
- dalle 07:08 a circa le 09:30 del 19 agosto;
- dalle 01:23 alle 07:20 del 20 agosto;
- dalle 21:38 del 20 agosto alle 00:30 del 21 agosto;
- dalle 00:58 alle 04:00 e dalle 06:45 alle 09:40 del 26 agosto;
- dalle 09:15 alle 15:30 del 27 agosto;
- dalle 09:15 alle 15:30 del 27 agosto;
- dalle 17:45 alla sera del 30 agosto (questo episodio è avvenuto da una bocca posta al centro della terrazza craterica).
Durante alcuni episodi di spattering più intensi tra il 16 e il 19 agosto è stata osservata a più riprese la messa in posto di modesti flussi lavici reomorfici lungo il versante del conetto in direzione SE, e il 18 agosto uno sul versante della Sciara del Fuoco (comunicazione del COA) che si è sviluppato per circa 100 m. Il 20 agosto dalle 01:23 un forte e repentino aumento dell’attività di spattering ha prodotto un cospicuo riflusso dei brandelli incandescenti in direzione NE all’interno della depressione craterica che hanno formato un piccolo campo lavico non più esteso di circa 80 m che è stato alimentato fino alle 14.00. Lo stesso fenomeno è ripreso alle 21:38 ed è proseguito per tutta la mattina del 21 agosto.
Durante il primo episodio di spattering del 26 agosto è stata osservata a più riprese la messa in posto di modesti flussi lavici reomorfici lungo il versante del conetto in direzione SE e NE. Il 27 agosto una vigorosa attività di spattering il cui massimo è stato registrato tra le 9:20 e le 10:35, e tra le 11:35 e le 13:15, ha prodotto un abbondante riflusso di brandelli lavici espulsi durante lo spattering che hanno ricoperto interamente le pendici del conetto.
Infine, ua forte esplosione dalla bocca più settentrionale della terrazza craterica è avvenuta alle ore 05.06 GMT del 30 agosto, generando ricadute di materiale piroclastico grossolano anche nella zona del Pizzo.
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