Non è la prima volta che le opinioni mie e del Dott. La Cava si incrociano. Alla fine servono a fare chiarezza e dare un senso all’appartenenza politica. Io non ho detto che l’attuale amministrazione non sia stata legittimata dal voto. Anzi. Ha vinto le elezioni ed ha governato, sta ancora governando; ho soltanto detto che i cittadini hanno il diritto di poter valutare quanto ha posto in essere in questi ultimi cinque anni, senza confusione e senza scambio di ruoli.
Ognuno, Dott. La Cava, risponde di quello che fa. Personalmente ho fatto l’assessore del Comune di Lipari dal 1994 al 2001 (13 maggio, data delle mie dimissioni), in questo periodo ho concretizzato la chiusura di tutte le discariche per r.s.u. nelle isole minori del Comune di Lipari, ho eliminato centraline di betonaggio e ferrosi che da decenni facevano bella mostra nei punti più panoramici delle nostre isole, ho predisposto il piano e contributo in modo determinante alla realizzazione delle elisuperfici per l’emergenza e il pronto soccorso in tutte le nostre isole, ho chiesto ed ottenuto l’istituzione del distaccamento permanente dei vigili urbani nel nostro territorio, ho predisposto il Piano Spiagge per la collocazione dei lidi e dei pontili galleggianti e tante altre cose da riempire una decina di cartelle: Sono orgoglioso del lavoro che ho fatto nell’interesse della comunità dove sono nato e dove vivo e con serenità guardo dritto negli occhi tutti i miei concittadini (anche, forse, quelli che vigliaccamente hanno incendiato lo studio di mia moglie nel 2008).
Come scrivevo non sono io a dover fare l’elenco delle cose fatte dall’amministrazione attuale, in questa sede mi occupo di politica, non scrivo libri di storia. Ognuno, come Le dicevo, governa con quello che ha; ricordo un governo regionale di tale Provenzano (Forza Italia) che proditoriamente tagliò al Comune di Lipari, diversi miliardi di vecchie lire provocando non poche difficoltà all’amministrazione di cui facevo parte. Continuammo ad amministrare con le risorse che c’erano; nessuno chiese all’opposizione di allora di chiedere ai propri assessori regionali di avere maggiore rispetto per le nostre isole o di dimettersi per protesta. La storia, come scrive Giambattista Vico, presenta "corsi e ricorsi storici".
La invito, comunque, a non mettermi in bocca parole che non ho detto, io non ho mai sostenuto che i consensi raccolti del centro destra siano disonesti, ne tanto meno che le persone che militano nel centro destra siano, come scrive Lei, "poveracci e rinnegati"; (certo l’aver abbandonato in tutta fretta “La Laurana” non depone a favore di alcuni di quei consiglieri ma di questo rispondono alla loro coscienza); personalmente ho sempre accettato con serenità il responso delle urne, sia quando abbiamo vinto, sia quando abbiamo perso, continuando a battermi per quei progetti, per quelle idee che ritengo fondamentali per lo sviluppo delle isole in cui sono nato, senza ritenermi il depositario della verità, atteggiamento che giro tranquillamente a Lei, che pontifica con estrema facilità (I siciliani non vorranno mai migliorare, perché si considerano già perfetti.); su di una cosa, infine, Le posso confermare che ci troviamo d’accordo “governa chi avrà il mandato dei cittadini” ed ognuno di noi utilizza gli argomenti, i programmi e le alleanze che ritiene migliori per ottenerne democraticamente il consenso.
Le confermo che ho un rapporto di stima personale, ritengo reciproca, con Marco Giorgianni, con il quale ho collaborato per anni nell’organizzare l’opposizione in consiglio comunale e stoppare tutte quelle iniziative che ritenevamo deleterie e dannose per il Paese, questo, tuttavia, esula dall’attuale confronto tra Patto per le Eolie e PD. Confronto che fa parte della dialettica democratica e, in ultima analisi, della Politica.
Giuseppe La Greca
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