A parte qualche "illuminato" che comprende i rischi di un ritorno al passato, tutti, oggi in Italia, hanno qualcosa da rimproverare a Monti.
Il premier attuale, chiamato per evitare il default del paese, è responsabile di una serie di tagli e razionalizzazioni di spesa che hanno fatto arrabbiare la maggioranza di un paese abituato all'assistenza a fondo perduto e agli sprechi.
Si invoca addirittura (spero siano pochi invasati) il ritorno nell'agone politico dei responsabili del disastro a cui siamo prossimi, inequivocabile dimostrazione dell'autolesionismo di un paese (per larghi strati della popolazione) senza cultura, senso civico e memoria storica.
Bene, voglio ricordare ai miei concittadini che l'incarico a Monti è stato conferito con lo scopo di allontanare l'Italia dal rischio fallimento, dopo decenni di politiche economiche "allegre" e sciagurate.
A coloro che rimproverano al governo di tagliare solo i servizi ai cittadini, lasciando intatti certi privilegi delle "caste", bisogna spiegare che alcuni provvedimenti hanno bisogno del voto parlamentare, ed è lì che la volontà di equità e rigore del migliore premier (Monti) che io ricordi si arena.
Diffidate dei populisti che offrono ricette miracolistiche per uscire dalla crisi (taglio delle tasse immediato, uscita dall'euro), vi potreste ritrovare senza lo stipendio che fino ad oggi ricevete puntualmente o con un patrimonio dimezzato nel valore.
La cura Monti è dura ma è l'unica possibile, il tempo impone sacrifici e richiede un cambiamento delle abitudini e della cultura dell'intero paese.
Se non siamo disposti a rinunciare a niente, ci esponiamo al rischio di dover rinunciare a tutto...
Luca Chiofalo
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