Nella passata
legislatura l'amministrazione propose un aumento dell'aliquota irpef nella
misura dello 0,2% per il primo anno e dello 0,4% per il secondo per
"aggiustare" il bilancio, ma i consiglieri dell'allora opposizione
(ora maggioranza) in compagnia di qualche transfugo si opposero fermamente,
facendone un punto d'onore della loro battaglia politica.
Oggi che molti di
quei consiglieri, ex paladini anti tasse, hanno la responsabilità di
amministrare il paese avranno capito che la demogogia non risolve i problemi,
che i bilanci vanno comunque "aggiustati" e che stare all'opposizione
è attività molto più semplice...( per questo io continuo, vigliaccamente, ad
esprimere solo "opinioni")
La nuova maggioranza
si trova costretta infatti a fare, in misura addirittura maggiore, ciò che
sdegnosamente non aveva concesso all'amministrazione Bruno: l'aumento delle
tasse risulta, con gli attuali carichi di spesa del comune, inevitabile per
chiudere il bilancio.
Dunque, considerata
la "pena" di spiegare agli elettori questo repentino cambio di
"vedute" e la conseguenza di aver fornito argomenti di critica
politica ad un centrodestra disastrato (e disastroso negli anni di potere) ma
che potrebbe ritrovare consenso, una riflessione più accurata e lungimirante avrebbe
consigliato ai "giorgianniani" un atteggiamento più prudente e
responsabile sull'argomento tasse, per non ritrovarsi, come succede oggi, con
il "cerino in mano".
La morale è questa:
chi ambisce a "governare" il paese, nel proprio e nel comune
interesse, cominci a ragionare da amministratore prima di diventarlo.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
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