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lunedì 7 ottobre 2013

ASSIST DI D’ALIA A CROCETTA E ALFANO MODERATI NEL GOVERNO

Gianpiero D’Alia scopre le carte dell’Udc e dei centristi, facendo della Sicilia la piattaforma di lancio della Terza Repubblica. Archiviare Silvio Berlusconi, dando vita ad un grande partito popolare che veda insieme appassionatamente i centristi di Pierferdinando Casini, l’area di Scelta Civica di Mario Monti e i giovani eroi del Pdl – Angelino Alfano, Maurizio Lupi, Roberto Formigoni ecc. L’Isola vive la crisi della maggioranza di centrosinistra, i rapporti fra il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ed il suo partito sono pessimi.
Il governatore cerca una via d’uscita, geometrie variabili, tavolo allargato all’opposizione. Non c’è contesto migliore, ragiona D’Alia, per fare altro, inaugurando il nuovo centrosinistra, composto dall’area moderata, che va dal Pdl-Ppe al netto di Berlusconi, fino al Partito democratico. Un banco di prova importante, utile ad incoraggiare la svolta impressa da Angelino Alfano al partito. Per giunta, un esperimento in terra amica, con indubbio ritorno d’immagine per il nuovo corso intestato al segretario del Pdl.
Il ministro D’Alia, dunque, non fa tattica, cerca di suggerire una strategia che superi le larghe intese, affrontando la crisi siciliana per dare ad essa una soluzione.
Crocetta ora ha due strade davanti a sé: un accordo con il Pd di Beppe Lupo oppure l’intesa con un pezzo di opposizione seppure nell’alveo di un percorso di indubbio interesse nazionale. Né le geometrie variabili, difficili da gestire in un Parlamento in costante fibrillazione, né il salto della quaglia nel centrodestra, armi e bagagli.

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