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lunedì 7 ottobre 2013

Il faro di Marina Corta. L'interrogazione di Lo Cascio

Gentile Signor Sindaco, 
nei giorni scorsi il Servizio MARIFARI della Marina Militare ha collocato un fanale sull’antemurale lato Sud del porticciolo di Marina Corta, in sostituzione – a quanto sembrerebbe – di quello già esistente alle spalle della chiesetta del Purgatorio, che versa in condizioni di evidente fatiscenza, come del resto buona parte del fabbricato sottostante. 
Tralasciando ogni considerazione sull’effettiva utilità di mantenere una fonte di segnalazione luminosa marittima a Marina Corta, dato che questa ricade in un tratto di costa già abbondantemente illuminato dall’abitato, ritengo tuttavia doveroso porre alla sua attenzione alcune richieste di chiarimento riguardo alle procedure adottate da MARIFARI, poiché 
1) se dovesse passare la tesi che in luogo dell’apporto di migliorie o del recupero una struttura deteriorata, se ne realizza una nuova, a breve dovremmo trovarci con un territorio inflazionato da duplicati, 
2) il manufatto inserito non può certamente dirsi consono al valore paesaggistico e storico-architettonico della penisola del Purgatorio, 
3) lo stesso risulta infine collocato su strutture che non ricadono nelle dirette competenze della Marina Militare, dato che le opere portuali del lato Sud di Marina Corta sono state realizzate dal Genio Civile OO.MM. per conto del Comune di Lipari nell’ambito della cosiddetta “messa in sicurezza” dei porti eoliani. 
Il Comune di Lipari è stato interpellato da MARIFARI prima della collocazione del nuovo fanale? In caso affermativo, quale è stato il parere espresso dall’Ente, ovvero, gli uffici competenti hanno assentito senza muovere osservazioni in merito all’opportunità dell’opera, alla conformità del manufatto e della sua collocazione? 
In caso contrario, desidero sapere se il Comune di Lipari intende agire, e in quale modo, nei confronti di questo intervento che – in assenza di qualsivoglia urgenza o fondata ragione – assomiglia a un esercizio di potere e di arbitrio, in spregio del decoro paesaggistico e persino del buon senso?
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale)

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