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martedì 8 ottobre 2013

Il "sacco di Lipari" continua... di Aldo Natoli

Ho letto l'accorata segnalazione di Pietro Roux sulla ristrutturazione effettuata dalla Soprintendenza BB.CC.AA. nella vecchia Capitaneria di Porto adiacente la Chiesetta del Purgatorio di Marina Corta, che ha modificato l'assetto originario del fabbricato, e dell'appello fatto agli ambientalisti locali e non. 
Debbo ricordare all'amico Roux che nel 2005 con il mio giornale, "ARCIPELAGOIN" ho contestato l'esecuzione dei lavori con un titolo molto significativo: "Il Sacco di Lipari". Ma la mia segnalazione non è stata presa in considerazione da quanti avevano il dovere di tutelare il patrimonio storico-architettonico ed ambientale della nostra isola. Quindi non ti devi meravigliare se dopo la devastazione di "Villa Mazzini" segue quella della "Penisoletta del Purgatorio", tanto apprezzata  dal Mondo intero.
In questo contesto di devastazione e di preoccupanti silenzi s'inquadra anche la collocazione, sempre nella stessa area, della torre bianca con soprastante il faro che ha il compito di essere un punto di riferimento e di individuazione dell'isola per i naviganti, anche se MarinaCorta di notte è abbastanza illuminata. Orbene la struttura collocatada "MARIFARI" della Marina Militare, anche se necessaria, deve disporre ditutte le autorizzazioni di legge, ed in particolare della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina e del Comune di Lipari, Che la struttura ricadente nel centro storico, rappresenta "un detratore paesistico" è fuori di ognidubbio. Ed allora bisogna chiedersi se è stata autorizzata preventivamente dalla Soprintendenza BB.CC.AA. e dal Comune di Lipari che sono gli Enti preposti alla tutela del patrimonio storico-architettonico ed ambientale della nostra isola divenuta Patrimonio dell'Umanità.
Significativa è l'interrogazione al Sindaco presentata dal Consigliere Pietro Lo Cascio che sicuramente potrà fare luce su questo aspetto della vicenda.
Per garantire la presenza del faro bastava ripristinare quelloesistente. E se il tetto dell'edificio è pericolante, come qualcuno mi hariferito, si poteva rendere autonomo con una traliccio in ferro posto all'interno e quindi non visibile,  senza "mortificare" il muraglione in pietra e la veduta della Penisoletta.
Ma cari Roux e Lo Cascio, se i nostri ambientalisti "doc" tacciono ; se nessuno interviene,  significa che il problema non interessa. Ed alloranon ci resta che prendere atto che siamo rimasti gli unici tre nostalgiciamanti delle bellezze che il Buon Dio ha donato a queste meravigliose isole 

Aldo Natoli

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