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giovedì 21 novembre 2013

Il cittadino domanda...l'amministrazione risponde. Non ci saranno più “preavvisi di verbale” in caso di infrazione al Codice della Strada

Riceviamo dal dottor Michele Giacomantonio e pubblichiamo:
Non ci saranno più “preavvisi di verbale” in caso di infrazione al Codice della Strada. Lo ha comunicato il dott. Stefano Blasco, Comandante della Polizia Municipale, in una nota del 7 ottobre scorso rivolta all’Assessore Giovanni Sardella ed al Sindaco.
Il problema era sorto quando il 9 settembre scorso lo stesso Comandante comunicava al personale di Polizia Municipale ed al responsabile dell’Ufficio Codice della strada che il decreto legge n.69 del 21 febbraio scorso conosciuto come “Decreto del fare” consentiva il pagamento delle multe in percentuale ridotta purché questo avvenisse entro 5 giorni dalla contestazione. A farne fede il verbale dell’infrazione.  
Una norma che pretendeva la necessità di individuare con certezza la data della contestazione da cui fare decorrere i cinque giorni e che contrastava con la pratica affermatesi nel corpo dei vigili di “appuntare” sui veicoli in divieto di sosta un informale “preavviso di reato”. I famosi cinque giorni dovevano decorrere dall’ “avviso informale” o da un successivo atto cioè il verbale vero e proprio? Secondo il Comandante si creava un “grave elemento di confusione sulla tempistica” per cui si ordinava a tutto il personale di non rilasciare più sui veicoli preavvisi di nessun genere, in quanto non previsti da alcuna normativa al riguardo”.
Il cambiamento di comportamento creava un certo sconcerto fra gli automobilisti. “E’ difficile trovare nel centro di Lipari ed anche a Canneto, soprattutto in estate, un parcheggio libero. L’avviso informale era un venire incontro in qualche modo a questa difficoltà. Perché questa severità improvvisa?”.” Parcheggiare in centro è una necessità per fare la spesa, per andare alla posta, per fare una visita medica. Già questa crisi pesa duramente sulle famiglie, ci mancavano solo i vigili….”.
Del malumore  della gente ma anche degli interessi del Comune se ne faceva interprete l’Assessore Sardella che il 19 settembre scriveva al Comandante Blasco: dal momento della sua direttiva “si è registrato presso l’ufficio contravvenzioni un notevole afflusso di trasgressori  per regolarizzare la propria posizione beneficiando dello sconto del 30% sull’importo della multa. Tale è la logica del decreto, cioè quella di spingere i trasgressori a pagare subito ed assicurare entrate certe alle casse Comunali”. La notifica per raccomandata invece penalizza il trasgressore ma anche il Comune, per cui si invitava il Comandante, a nome dell’Amministrazione, e a tutela degli interessi dell’Ente, di volere ripristinare la procedura già in essere facendo decorrere i cinque giorni o dalla data del preavviso o da quello della raccomandata per i casi residuali e necessari.
Il Comandante lascia passare una ventina di giorni e poi risponde:
1.      Il “preavviso di verbale” non solo non è previsto dalla legge ma crea anche confusione e tensione nel rapporto dei cittadini con la polizia municipale;
2.      Il pagamento in contanti presso l’ufficio Contravvenzioni è abolito perché non è più possibile custodire valuta presso il Comando per cui i versamenti vanno fatti sul bollettino di c.c.p. contenuto allegato alla notifica dell’infrazione;


3.      “Rispetto alla ‘rapidità dell’incasso’ e agli ‘interessi dell’Ente’ deve prevalere la certezza del diritto per i cittadini, che devono essere messi in condizione di conoscere il termine esatto dal quale decorre la possibilità di fruire del pagamento in misura ridotta”.

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