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domenica 17 novembre 2013

ALFANO, SCHIFANI E CASTIGLIONE FANNO IL “NUOVO CENTRODESTRA”. PRESTIGIACOMO, MICCICHÈ E ROMANO IN FORZA ITALIA

La Sicilia era attrezzata da tempo immemorabile: la scissione del Pdl si consuma nell’Isola con una presa d’atto di un vecchio conflitto. Angelino Alfano e Gianfranco Miccichè non si guardavano in faccia. Ora accadrà ciò che è accaduto, gli uni contro gli altri armati. Ma non è così semplice. Ci sono i quadri intermedi, le truppe cammellate, gli amici. Cui spetta nelle prossime ore di scegliere il campo.
E poi c’è la schizofrenica condizione degli scissionisti:non rimangono nel partito del Cavaliere, ma sono solidali con lui e lo affiancheranno nelle battaglie politiche che intraprenderà. Quale sia la red line lo sapremo solo in corso d’opera. Per ora prendiamo atto che c’è un nuovo soggetto politico in campo, il “Nuovo centrodestra”, battezzato a tamburo battente venerdì nel tardo pomeriggio, dopo una serie di incontri, intendimenti e fraintendimenti. Silvio Berlusconi sarebbe stato tirato per la giacca, forse strattonato, dai lealisti di Raffaele Fitto, Daniela Santanché e Denis Verdini. È Roberto Formigoni che racconta questa versione. Ma c’è chi ritiene, invece, che il Cavaliere abbia lucidamente perseguito il suo obiettivo, ottenere il ritorno del figliol prodigo senza condizione, con l’opzione della crisi dopo il voto sulla decadenza.
Solo una parte dei 56 componenti siciliani del Consiglio nazionale Pdl hanno partecipato all’atto di nascita di Forza Italia. Non c'è, fra gli altri, Renato Schifani, che si è dimesso da capogruppo al Senato, avendo deciso di seguire Angelino Alfano. E con lui Simona Vicari, sottosegretario e coordinatore del Pdl palermitano. Ci sono, invece, Stefania Prestigiacomo e Saverio Romano, che con Miccichè formano la prima linea di Forza Italia. Assente, infine, Gianfranco Miccichè, ma solo perché non è membro del Consiglio nazionale.
Saverio Romano dentro e Gianfranco Miccichè fuori. Una curiosità. Romano ha chiuso i battenti del Pid, il partito nato dalla scissione dell’Udc, mentre Miccichè avrebbe lasciato la porta socchiusa di Grande Sud. Ha annunciato che avrebbe ammainato bandiera, non si capisce se l’abbia già fatto.
Comunque sia, è lui, Miccichè, l’uomo di punta di Forza Italia in Sicilia. Anche se non ha formalmente aderito ed è il leader di un altro schieramento. Stranezze della politica. Alfano scissionista e Miccichè berlusconiano, ispiratore dei falchi isolani, a cominciare da Stefania Prestigiacomo. La quale, per temperamento e frequentazione, appare l’unica fuori posto. La sua conversione, ispirata da Miccichè, ha ricevuto il battesimo da Daniela Santanchè, la madrina.
L’area di centrodestra, in Sicilia, è affollata: Forza Italia, affidata a Miccichè, Prestigiacomo e Romano; Nuovo centrodestra, appannaggio di Alfano, Schifani e Castiglione; Alleanza Nazionale (La Destra di Storace ed altri), guidata da Nello Musumeci. E Fratelli d’Italia, nata secondo le intenzioni di Ignazio La Russa, Giorgia Meloni e Guido Crosetto.

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