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martedì 19 novembre 2013

ECCO L’ESERCITO DI ALFANO: 304 COLONNELLI. SCOMA NON C’È

E’ toccato a Dore Misuraca fare il censimento delle adesioni e aggiornarlo costantemente. Non è stato un lavoro semplice. Di ora in ora cambiavano i nomi ed i numeri. Poi Misuraca ha fatto il punto, tirato una linea, fatto somme sottrazioni e diffuso i totali: l’esercito di Angelino Alfano è composto di 304 parlamentari e dirigenti del Pdl.
Quanto basta, è il commento deigli scissionisti, per impedire la nascita di Forza Italia. Se i 304 avessero partecipato al Consiglio nazionale di sabato scorso, il Pdl non avrebbe potuto essere abbandonato. E questa è, di fatto, una concessione che Angelino Alfano ha regalato al suo “padrino” politico. Ricambiata da un intervento soft del cavaliere nel discorso della ri-nascita di Forza Italia.
Ma ecco i risultati del censimento. Il Nuovo centrodestra può contare, stando ai calcoli di Misuraca, su 5 ministri, un sottosegretario, 31 senatori, 28 deputati nazionali, 9 parlamentari europei, 75 consiglieri regionali (compresi sei deputati regionali siciliani), 12 assessori regionali, un governatore (Giuseppe Scopelliti, Calabria), 4 sindaci di capoluogo, 7 presidenti di provincia, 51 capigruppo consiliari regionali, 5 coordinatori regionali, 17 coordinatori provinciali, 22 segretari cittadini,3 dirigenti nazionali cittadini.
Gli alfaniani hanno in Calabria e in Sicilia la maggioranza e sono molto ben rappresentati in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Abruzzo.
Per disposizione di Silvio Berlusconi, Iole Santelli e Gianfranco Miccichè, sottosegretari nel governo Letta, non si dimetteranno. Renato Schifani, invece, si è dimesso da capogruppo Pdl, essendosi arruolato nell’esercito di Angelino. Francesco Scoma, senatore siciliano, considerato un seguace di Alfano, ha deciso di non aderire al nuovo soggeto politico.

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