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lunedì 18 novembre 2013

SAVERIO ROMANO ETICHETTA ALFANO “INGRATO E OPPORTUNISTA”

La scissione tra Forza Italia e Nuovo Centrodestra “e’ una naturale dinamica politica. Solo che in questo caso non avviene tra soggetti politici alla pari. Ma tra chi aveva ricevuto una investitura importante, oltre che gli attuali incarichi, e chi glieli aveva dati”.
Lo afferma Saverio Romano, leader del Pid, formazione politica confluita in Forza Italia, in un’intervista al quotidiano “La Repubblica”. Secondo Romano “nella valutazione di Alfano doveva avere prevalenza la gratitudine sulla presunta nuova opportunita’. Cosi’ non e’ stato. Vuole mantenere due piedi in una staffa. Nonostante la nostra eventuale sfiducia, si ostinerebbero a restare in un governo che a quelpunto sarebbe marcatamente di centrosinistra. Pretendendo poi di rioccupare lo spazio antagonista del centrodestra. Pensano di fare il nuovo Partito popolare, si ridurranno a un centrino a sostegno del governo di sinistra”.
Ora per il leader del Pid “questo governo passa dalle larghe intese alle piccole intese. Noi non abbiamo ancora detto che usciremo dal governo. Certo, non abbiamo adesso alcuna rappresentanza, se non qualche sottosegretario. Ma continuiamo a ribadire che non esiteremo a uscirne sela legge di stabilita’ restera’ questa o se, ancora peggio, si arrivera’ alla decadenza di Berlusconi. Oggi non possiamo far cadere il governo, ma sappiamo pure che il venir meno del nostro appoggio obbligherebbe Letta a riferire al capo dello Stato e a riferire in Parlamento – conclude Romano -. Sara’ il Pd, con Renzi alla guida, a doversi assumere la responsabilita’ di continuare la collaborazione con un governo senza intese e con molti sottintesi”.

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