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venerdì 22 novembre 2013

Una sfida per le Eolie. Il documento del PD di Lipari

Gentile elettrice, egregio elettore. Può venire qualcosa di buono dalla politica? Il Partito Democratico delle Eolie ci sta provando: Ha rinnovato il tesseramento rendendolo più trasparente di sempre. Si è aperto uno sportello sul Corso Vittorio Emanuele per chi voleva tesserarsi, si sono sollecitate tutte le frazioni del nostro arcipelago. E’ solo un inizio, ma i primi risultati sono confortanti. Si sono tesserati 175 elettori: il numero più alto raggiunto finora nelle nostre isole. Ha dato vita a un Congresso domenica 17 novembre all’Hotel Filadelfia per eleggere il segretario e il direttivo del circolo. Un congresso sereno e unitario, ricco di apporti d’idee e di buoni propositi che si vogliono rispettare. La discussione d’idee per un progetto di sviluppo è stata l’attenzione prevalente dei congressisti. E l’obiettivo più importante non poteva che essere una grande sfida per il PD, per la politica eoliana, per tutti i cittadini e quindi per le Eolie. Una sfida che consista in un progetto che offra lavoro agli abitanti dell’Arcipelago e soprattutto ai giovani. Una pluralità di lavori interessanti e qualificanti che possono scaturire dal valorizzare con coraggio e creatività il grande patrimonio naturale e culturale che le Eolie possiedono. Certo il turismo. Il turismo che vuol dire centri d’interesse che operino tutto l’anno affiancandosi al nostro museo (parco della pomice, parco terrestre e marino, museo della storia e della tradizione eoliana, parco letterario delle Eolie, ecc.), che vuol dire ancora attività congressistica, itinerari guidati storico-culturali e naturalistici,talassoterapia e termalismo (puntando alle beauty farm più che al termalismo sanitario), trekking lungo una sentieristica riqualificata e organizzata, corsi di specializzazione in vulcanologia, geotermia, biologia marina ecc, ma anche nautica da diporto in porticcioli protetti e attrezzati. Un turismo che vuol dire accoglienza con una ricettività qualificata (alberghi, pensioni, bed and breakfast, ospitalità in abitazioni confortevoli nella logica della città albergo), ristorazione con cibi e vini della nostra tradizione in ristoranti eleganti e trattorie accoglienti con una cucina alimentata da un’agricoltura di qualità che offra prodotti locali e sa lavorarli e curarli alimentandosi a una scuola antica e sapiente. Un turismo che vuol dire capacità di proporre eventi a cominciare dalla riqualificazione e dal rilancio delle sagre paesane ma anche di manifestazioni che attingano alla nostra storia e alla nostra cultura e sappiano confrontarsi e integrarsi con gli spettacoli del teatro, della musica, della canzone contemporanea. Un turismo che si proietti lungo tutto l’anno e quindi ha bisogno di collegamenti marittimi affidabili a cominciare dalla portualità e dalle compagnie e dai mezzi di trasporto. Non è impossibile realizzare questo modello di sviluppo. Impegnativo ma non impossibile. Bisogna affiancarlo a una crescita dei servizi essenziali: nel campo della scuola – isola per isola, di ogni ordine e grado: dalla scuola dell’infanzia all’università - capace di sopperire all’insularità con le possibilità offerte della telematica, nel presidio e nella cura della salute con un ospedale efficiente, terminale di una rete di guardie mediche a esso collegate con le tecniche più sofisticate della telemedicina; nel campo della sicurezza e della giustizia a cominciare dal lottare per la permanenza della sezione staccata del tribunale. Bisogna sostenere questo progetto con una ricerca puntuale delle risorse finanziarie e garantendo la possibilità di spesa. Un campo in cui questa Amministrazione, di cui facciamo parte, ha già dato segnali positivi sia tramite la tassa di sbarco che potrebbe recare nelle casse del Comune di Lipari un introito annuo anche di 2 milioni di euro, sia tramite alcune deroghe per il biennio 2014-2015 al Patto di stabilità che ha impedito di realizzare finora opere essenziali anche se già finanziate. Ma bisogna andare oltre attingendo ai finanziamenti europei, dando il via al piano di gestione del sito Unesco, attivando le risorse previste per i parchi ma soprattutto puntando su due grandi obiettivi: Riproporre la legge per le isole minori che preveda, come si era riuscito ad ottenere nel 2000, un finanziamento annuo allora di 50 miliardi di lire, per sostenere una programmazione unitaria delle isole italiane; Chiedere la deroga per le isole minori delle norme restrittive relative alla spesa previste dal Patto di stabilità poiché si tratta di territori che - come ha riconosciuto il Trattato europeo di Amsterdam – soffrono di uno stato permanente di marginalità. Questo grande progetto si deve realizzare con la partecipazione più ampia della popolazione eoliana che deve discuterlo, approfondirlo, condividerlo, farlo proprio, per cui a fianco all’obiettivo programmatico sopra illustrato vanno affiancati altri due importanti obiettivi strategici. Il primo è appunto quello di costruire, nel solco del congresso del 17 novembre scorso, un partito aperto che dialoghi, rifletta, costruisca con la gente eoliana. Insomma, che il PD sia il partito della partecipazione e del dialogo. Il secondo obiettivo è quello di affiancarsi all’Amministrazione comunale di Lipari per sostenerla e stimolarla con l’obiettivo di superare definitivamente i guasti prodotti dall’amministrazione che ha qualificato il passato decennio: guasti nelle realizzazioni (si pensi al dissalatore collocato a Canneto dentro e lo stravolgimento del progetto del ciclo dell’acqua, si pensi al megaporto che ha fatto perdere alle Eolie dieci anni della possibilità di mettere a regime i collegamenti marittimi…), guasti nella funzionalità della macchina amministrativa comunale (con la dispersione degli uffici e la mortificazione delle competenze e delle professionalità), guasti nel costume etico dell’arcipelago ( si pensi alla diffusione di una pratica di favori e di clientele). E questo con un protagonismo del partito che vada oltre i confini comunali per attivare le solidarietà a livello nazionale, regionale e provinciale. Ecco questa è la grande sfida che lanciamo alla comunità eoliana, alla politica eoliana e soprattutto a noi dirigenti ed agli iscritti del Partito Democratico eoliano.

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