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domenica 29 dicembre 2013

KO ALL’ARS, CROCETTA TIRA DRITTO: “RIGURGITI PARASSITARI DI SICILIA”

“I rigurgiti dell’inconscio parassitario della Sicilia…”. Rosario Crocetta, presidente della Regione siciliana risponde con sarcasmo alla battuta d’arresto subita all’Assemblea regionale siciliana con la bocciatura del ddl che prevedeva la proroga dei commissari delle province. Il Governo e’ stato battuto per un voto, 33 voti contro 32, con il voto segreto.
Alla domanda se adesso c’e’ un problema con la maggioranza, Crocetta rilancia: “No, c’e’ un problema dell’Ars e non con la maggioranza. Sono cose che si realizzano trasversalmente, la maggioranza non c’entra nulla. E’ un problema dello scontro che c’e’ sulla concezione della politica e della visione del mondo”. “Non dimentichiamoci che il personale della provincia verra’ assorbito dai comuni e dalla Regione – dice – mentre in futuro, man mano che vanno in pensione non saranno sostituiti”. Alla domanda se e’ deluso o amareggiato, Crocetta replica: “Deluso no, non sono cosi’ sprovveduto. Anzi, ritengo che sia un atto di igiene politica”.
“Io presento proposte di cambiamento che sono radicali e alle quali non rinuncio”, aggiunge poi Crocetta. “Occorre la maturita’ del cambiamento – dice ancora Crocetta prima di lasciare Palazzo dei Normanni – anche i consorzi liberi che dovranno sostituire e province non potranno diventare nuovi organismi spesa”.
“La mia preoccupazione e’ che dietro la riserva sulla proroga dei commissari delle provincenon ci sia un’ostilita’ a portare avanti un progetto di riforma delle province – dice ancora Crocetta – C’e’ un emendamento del Governo completamente innovativo”. E sull’intervento dell’Udc Nicola D’Agostino che si e’ scagliato contro il ddl del governo, cioe’ del suo alleato, Crocetta dice: “Non voglio andare appresso a queste scaramucce…”.
Ai giornalisti che gli chiedono se dietro la  battuta di arresto non ci sia una sorta di ‘trattativa’ da parte della maggioranza sulla Finanziaria, il bilancio e la nomina dei manager della Sanita’, Crocetta dice risoluto: “Assolutamente no. Se  cosi’ fosse, invece dimostrano che non sono pronti a un Governo con  Crocetta. Questo e’ il problema”. Poi rispondendo al capo  dell’opposizione Nello Musumeci che ha definito in aula una ’boutade’  l’annunciata abolizione delle province di Crocetta, il Governator  replica: “Faceva parte del mio programma di governo”.
E a chi gli  chiede se e’ previsto un vertice di maggioranza Crocetta alza le  braccia: “E perche’ li devo convocare? Non ho nulla da dire. Per  chiedere chi di loro ha votato contro con il voto segreto? Ma non ci  penso proprio. Secondo voi c’e’ da sensibilizzare qualcuno attorno a  qualcosa che oggi rappresenta persino nell’ovvieta’ delle riforme da  fare a livello nazionale ed europeo?”. “Insomma, pensare che si  possano ripristinare le vecchie province e’ da Vandea…”, aggiunge.  ”Sapevamo che oggi non fosse una passeggiata – dice – conoscevamo le  resistenze”.
E sull’eventualita’ del voto? “Cosa cambierebbe? La maggioranza? Non mi pare”. “Non si tratta di raggiungere una maggioranza su una  formula ma che esprima la necessita’ del cambiamento”, spiega. “Che  nella mia maggioranza ci siano posizioni di qualcuno che pensa al  passato puo’ essere – dice – ma la mia maggioranza ha condiviso il mio programma di governo, prima di essere eletto”.

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