La Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo, nell’ambito di una operazione
complessa di polizia marittima disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie
di porto denominata “Clear Label”, ha effettuato una intensa attività di
vigilanza e controllo in materia di pesca marittima dal 2 al 31 dicembre 2013. I
militari della Capitaneria di porto di Milazzo e dei dipendenti Uffici di
Lipari e Sant’Agata di Militello, hanno espletato i controlli in materia di
pesca marittima e lungo la filiera commerciale del prodotto ittico, effettuando
controlli quotidiani con verifiche, a mare attraverso l’impiego dei dipendenti
mezzi navali ed a terra con controlli ed ispezioni presso i punti di sbarco,
ovvero negli esercizi commerciali al dettaglio, presso le rivendite
all’ingrosso di prodotto ittico, ai mezzi di trasporto, ai ristoranti etc..
Durante l’attività sono stati effettuati controlli incrociati, finalizzati ad accertare gli adempimenti previsti in materia di rintracciabilità da parte degli operatori del settore ittico. Detta attività ha portato all’accertamento di numerosi illeciti amministrativi relativi in particolare alla mancata registrazione sull’apposito portale del Ministero, da parte degli operatori del settore responsabili della prima immissione sul mercato dei prodotti della pesca, ovvero della mancata emissione dei documenti previsti per la rintracciabilità.
Durante l’operazione in parola è stata, inoltre, intensificata l’attività di contrasto al fenomeno dell’ambulantato, concretizzatasi nell’accertamento di numerose violazioni alle vigenti normative in materia di tracciabilità del prodotto ittico e di corretta prassi igienico sanitaria, quest’ultima attraverso il coinvolgimento del servizio veterinario della competente ASP, ha portato al sequestro di circa 130 Kg. di prodotto ittico.
Nell’operazione di che trattasi si è, inoltre, effettuata una attività di contrasto alla pesca ricreativa esercitata in maniera illegale, sanzionando la detenzione e l’utilizzo di attrezzi da pesca non consentiti (n.1 palangaro, e circa 2.500 mt. di reti da posta fissa e reti a circuizione).
In merito alle barche che esercitano la pesca professionale è stato espletato un mirato controllo agli strumenti da pesca utilizzati, alla composizione degli equipaggi, alla regolare tenuta dei documenti di bordo, ed al rispetto dei divieti vigenti in materia di pesca marittima. Sono state, altresì, effettuate ispezioni ai principali stabilimenti CE che operano nell’ambito della giurisdizione, espletando in tale contesto anche gli accertamenti e verifiche in materia di rispetto delle misure minime degli esemplari commercializzati. Nell’ambito dell’operazione sono stati effettuati complessivamente n. 257 controlli a seguito dei quali sono stati accertati n. 50 illeciti amministrativi e n. 2 illeciti penali, sono stati effettuati, inoltre, n. 15 sequestri amministrativi e n. 2 penali. Si evidenzia, infine, che l’importo complessivo delle sanzioni amministrative irrogate ammonta ad Euro 68.649.
Durante l’attività sono stati effettuati controlli incrociati, finalizzati ad accertare gli adempimenti previsti in materia di rintracciabilità da parte degli operatori del settore ittico. Detta attività ha portato all’accertamento di numerosi illeciti amministrativi relativi in particolare alla mancata registrazione sull’apposito portale del Ministero, da parte degli operatori del settore responsabili della prima immissione sul mercato dei prodotti della pesca, ovvero della mancata emissione dei documenti previsti per la rintracciabilità.
Durante l’operazione in parola è stata, inoltre, intensificata l’attività di contrasto al fenomeno dell’ambulantato, concretizzatasi nell’accertamento di numerose violazioni alle vigenti normative in materia di tracciabilità del prodotto ittico e di corretta prassi igienico sanitaria, quest’ultima attraverso il coinvolgimento del servizio veterinario della competente ASP, ha portato al sequestro di circa 130 Kg. di prodotto ittico.
Nell’operazione di che trattasi si è, inoltre, effettuata una attività di contrasto alla pesca ricreativa esercitata in maniera illegale, sanzionando la detenzione e l’utilizzo di attrezzi da pesca non consentiti (n.1 palangaro, e circa 2.500 mt. di reti da posta fissa e reti a circuizione).
In merito alle barche che esercitano la pesca professionale è stato espletato un mirato controllo agli strumenti da pesca utilizzati, alla composizione degli equipaggi, alla regolare tenuta dei documenti di bordo, ed al rispetto dei divieti vigenti in materia di pesca marittima. Sono state, altresì, effettuate ispezioni ai principali stabilimenti CE che operano nell’ambito della giurisdizione, espletando in tale contesto anche gli accertamenti e verifiche in materia di rispetto delle misure minime degli esemplari commercializzati. Nell’ambito dell’operazione sono stati effettuati complessivamente n. 257 controlli a seguito dei quali sono stati accertati n. 50 illeciti amministrativi e n. 2 illeciti penali, sono stati effettuati, inoltre, n. 15 sequestri amministrativi e n. 2 penali. Si evidenzia, infine, che l’importo complessivo delle sanzioni amministrative irrogate ammonta ad Euro 68.649.
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