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domenica 1 dicembre 2013

"BUFFONI, TRADITORI, POLTRONISTI, RUFFIANI". POVERO ALFANO !

Il mondo è bello perché è vario, ricorda qualcuno. Avariato, corregge un altro, con sarcasmo. La politica ci regala pillole d’insensatezza prima e dopo i pasti, tanto che ormai si ingoiano senza che ce ne accorgiamo.
Gli insulti sono diventati pane quotidiano fra i falchi dei Forza Italia e gli alfaniani del Nuovo centrodestra. Angelino viene gratificato con i seguenti aggettivi da Daniela Santanché e company: buffone, traditore, ruffiano, poltronista. A Servizio Pubblico, in casa di Michele Santoro, è stata una festa per la capessa dei falchi. Roberto Formigoni, il celeste, che le era accanto ha sorriso per due ore, lasciandola sfogare, dimostrando che “porgere l’altra guancia” per il celeste è un comportamento naturale. Daniela ha cercato di farlo uscire al naturale, ma non c’è stato niente da fare. Il celeste la trattava come una ragazzetta discola e impertinente, nulla di più.
E’ questa la strategia del Nuovo Centrodestra, a quanto pare: incassare e volare alto. Sono i nostri cugini, e quando sarà il momento torniamo insieme, ci federiamo e facciamo vincere Berlusconi, “nonostante” le vostre intemperanze.
Ma i cugini sono incazzati di brutto. E anche se non lo fossero, gli viene naturale trattare a pesci in faccia chi sta dall’altra parte della barricata. Non solo i nemici, ma anche gli ex amici ed alleati. Stefania Prestigiacomo sforna due o tre comunicati stampa al giorno, stanno tutti dentro “il mattinale” forzista, il velino che detta la linea giorno dopo giorno. L’ex ministra dell’Ambiente si è guadagnata sul campo le medaglie: non passa giorno che non non sviolini Berlusconi e fucili la magistratura e gli alfaniani. Servizio permanente effettivo.
Più sobrio il conterraneo, Gianfranco Miccichè, ed è quanto dire. Siccome non sta sulla tolda della nave – il profilo nazionale è stato assegnato a Stefania – insulta una tantum. “Non sto un minuto accanto ai traditori”, ha spiegato, comunicando di avere firmato le dimissioni da sottosegretario (unico su sette…). Ce l’ha con Angelino, naturalmente, il più obbediente fra i berlusconiani per quasi venti anni, a differenza di lui, che ha sbattuto la porta in faccia a tutti, Cav compreso

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