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lunedì 2 dicembre 2013

GRANDI MANOVRE ALL’ARS, AL LAVORO PER IL MAXI-GRUPPO DI FORZA ITALIA

Totò Cordaro, esponente di punta del mondo centrista di Saverio Romano, che ha scelto la destra come riferimento del proprio cammino, si è affannato a spiegare, nella settimana che si è appena conclusa, che ilnuovo gruppone di Forza Italia vive solo, ancora, nella mente dei giornalisti.
Deve essere avallato, ratificato da Roma, dalle assemblee, dalle strutture di partito. Anzi non è detto che ci sarà e che si farà. Razza dannata i giornalisti. Pure quando dicono la verità. La verità possibile, si capisce. Anche ambienti vicini alla Destra di Musumeci infatti, confermano che la cosa è sul punto di essere fatta.
Più a metà strada di quanto possa esserlo tra Roma e Palermo. La logica seguita da Nello Musumeci sarebbe quella di impersonare una leadership ancora più convinta ed autorevole con un gruppo forte e poco votato al dialogo con Rosario Crocetta. L’unica ipotesi praticabile in questo senso, va fuori dai confini dei neo alfaniani e quindi in ogni caso a braccetto con FI.
“Forza Italia-Lista Musumeci”. Non proprio un marchio per puristi della destra o nostalgici di Alleanza Nazionale, ma nel mercato delle idee, ci si arrangia con quello che si trova. I post berlusconiani sono sei, con Grande Sud, che ha già annunciato il supporto.
Gli altri nomi ballano, oltre ogni suscettibilità, in uno scenario che dovrà tenere conto di molte cose, non esclusi gli scenari elettorali possibili della prossima primavera. Eventuali elezioni politiche prima delle già programmate europee. L’obiettivo di Musumeci è quello di polarizzare tutto ciò che non è filo governativo, anche nella chiave di lettura di rafforzare tanto l’interlocuzione trasversale, quanto i passaggi d’aula dove si potrà frantumare la debolezza, eventuale, della maggioranza.
La settimana che verrà, porta in dote il D-day delle primarie, l’otto e alla vigilia, la presentazione romana di Ncd di Alfano. Potrebbe anche essere l’ultima quindi all’Ars con gli attuali assetti. Non pochi delusi ex filo governativi potrebbero partecipare a questa ridefinizione degli assetti.
Rimarrà poi da capire se il potenziamento numerico sarà anche un potere in più da esercitare,o un boomerang a cui stare molto attenti in futuro o se ex Pid e Grande Sud, preferiranno smarcarsi per non soccombere, in termini di visibilità all’esterno.

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