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martedì 18 febbraio 2014

Croci spezzate al cimitero di Pianoconte e Concorso d'idee internazionale “le energie rinnovabili per le Isole Minori e le Aree Marine Protette Italiane. Gli articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del Sud di oggi

Lipari
Salvatore Sarpi
Prestigioso riconoscimento per gli architetti Luana Biviano e Ivan Laquidara dello studio eoliano di architettura “LB7”. in un concorso internazionale di idee legato alle energie rinnovabili e alla salvaguardia ambientale. La proposta progettuale denominata “Sotto una nuova luce. Riqualificazione energetica e riconversione del faro di Strombolicchio”, da loro redatta, ha infatti vinto il primo premio dell'edizione 2013 del concorso d'idee internazionale “Le energie rinnovabili per le Isole Minori e le Aree Marine Protette Italiane”, nella categoria fari. Il concorso, organizzato dall'associazione Marevivo e patrocinata, tra gli altri, dai Ministeri dell'Ambiente e dei Beni Culturali, dalla Marina Militare, dall'ENEA e dal GSE, mirava ad incentivare la ricerca di soluzioni che riescano a contemperare l’utilizzo di sistemi impiantistici per la produzione di energia pulita con il rispetto dei caratteri tipologici dell’architettura propri del luogo e del paesaggio. “L'intervento di rifunzionalizzazione del faro di Strombolicchio, - spiegano i progettisti – nasce dalla volontà di sfruttare appieno le potenzialità produttive dell'elemento faro senza rischiare di comprometterne la forma. Nello specifico la nostra proposta prevede la creazione di uno spazio ricettivo energeticamente autosufficiente grazie all'applicazione di diverse tecnologie ecosostenibili. Il fine ultimo del progetto – aggiungono gli architetti Biviano e Laquidara – è quello di coniugare l'unicità del luogo con la creazione di uno spazio semplice ed elegante che possa garantire una buona accoglienza nel pieno rispetto della natura”. La riqualificazione e rifunzionalizzazione del faro sono state progettate seguendo i principi dell'architettura bioclimatica: In quest'ambito sono state adottate una serie di soluzioni tecnologiche e formali che, utilizzando fonti di energia rinnovabili, riescono a coprire il fabbisogno energetico dell'edificio e ne incrementano il comfort ambientale. Elemento caratterizzante del progetto è l'istallazione di una turbina eolica ad asse verticale che, sostituendo il ballatoio della lanterna, garantisce la produzione elettrica dell'edificio mantenendo intatta la forma del faro. La produzione di energia elettrica è garantita grazie anche ad un sistema fotovoltaico posto sul versante meridionale della terrazza prospiciente il faro. Un distillatore garantisce la produzione di acqua dolce necessaria alle esigenze dell'unità abitativa. L'acqua calda per uso sanitario è prodotta da un impianto solare termico con collettore ad accumulo integrato mentre il risparmio energetico è reso possibile dalla realizzazione di un “roof pond”, un sistema solare a guadagno indiretto capace di regolare la temperatura interna dell'ambiente,di una serra solare a guadagno isolato e di una torre di ventilazione che sfrutta la forma stessa del faro. La cerimonia di premiazione del concorso si terrà a Roma il 27 febbraio presso l’Auditorium del Museo Maxxi. 

Lipari
Salvatore Sarpi
Diverse croci spezzate o divelte, lapidi “scardinate” e spezzate o trafugate. E' questo il “triste” scenario che si è aperto agli occhi del consigliere comunale Gesuele Fonti, recatosi al cimitero della frazione di Pianoconte a far visita ai suoi cari defunti. La vergognosa e “squallida” azione, che ha chiaramente toccato la sensibilità dei residenti nella borgata liparese, è stata immediatamente segnalata dallo stesso Fonti, nelle sue vesti istituzionale, alla caserma dei carabinieri di Lipari. Bravata, ladruncoli in azione o c'è dietro dell'altro? Ognuno cerca di darsi una risposta, anche quella relativa ad un satanismo che, comunque, non trova riscontro. Purtroppo ormai, da qualche tempo, i cimiteri dell'isola di Lipari sono presi di mira da soggetti che trafugano fiori, piante e, in qualche occasione, anche arredi delle tombe (quali vasi, portafiori in rame o marmo ecc.). Su quanto accaduto al cimitero di Pianoconte è intervenuto il consigliere Giacomo Biviano con una nota indirizzata all'assessore comunale ai servizi cimiteriali, Giovanni Sardella. “Quanto accaduto- ha scritto-non è solo squallido e increscioso ma denota il totale abbandono del luogo dove riposano i nostri cari defunti in quella frazione. Purtroppo il comune, a parere dello scrivente, non è esente da colpe. Infatti se è vero che nessun cimitero è dotato di videosorveglianza notturna è anche vero che quello di Pianoconte è privo di qualsiasi custodia diurna e notturna. Infatti, il cancello d'ingresso rimane aperto 24 ore su 24, eliminando così l' "enorme" incombenza di incaricare uno dei circa 95 dipendenti comunali a tempo indeterminato o dei 50 dipendenti tra LSU, precari di aprire e chiudere il cimitero. Per non parlare dell'abbandono totale dei servizi ad esso connesso (acqua corrente, apertura casa del custode, ecc.) e dello stato pietoso in cui più volte si trova a causa della mancata e periodica pulizia. In tal senso ricordo bene anche un appello dello stesso consigliere Fonti. In questo stato di cose, paradossalmente parlando- continua Biviano- è inevitabile invitare il delinquente di turno ad accomodarsi affinché possa compiere l'opera vergognosa, nel luogo a lui più congeniale. D'altronde, nessun cacciatore di funghi cerca gli stessi in un prato verde, custodito e ben curato.
Purtroppo, distinto Assessore, anche su altre questioni più volte palesate dal sottoscritto e riguardanti la stessa frazione e la sicurezza dei cittadini, è evidente uno stato di disattenzione e "leggerezza" non più accettabile. Pertanto- conclude Biviano-La invito a voler provvedere nel più breve tempo possibile affinché vengano avviate le azioni necessarie utili ad evitare quanto accaduto o altro”. 

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