Lettera aperta al Presidente del Consiglio Comunale Adolfo Sabatini.
Caro Presidente,
mi rivolgo a lei con una lettera aperta perché questa affronta un argomento pubblico, e dunque “aperto”, sul quale desidero confrontarmi nel rispetto dei ruoli che la nostra comunità ci ha assegnato, ovvero di rappresentarla in consiglio comunale, nel suo caso con l’aggravio del delicato compito di presiederlo.
Negli ultimi due anni, come lei, ho letto numerosi appelli dell’associazione C.A.S.T.A. di Acquacalda dove veniva richiesto un incontro con l’amministrazione comunale per un confronto sui temi più importanti e urgenti che riguardano la frazione. Il fatto che tali richieste, purtroppo, siano state ripetute così tante volte, suggerisce che ancora oggi siano rimaste inascoltate.
Più di altre frazioni dell’isola, Acquacalda ha subito una sorta di abbandono da parte delle istituzioni, abbandono certamente non recente, ma reso evidente già nel corso della passata amministrazione: ricordiamo l’assurda vicenda dei lavori di messa in sicurezza dell’abitato, che hanno prodotto più danni che benefici e – aspetto ancora più grottesco – sono costati una cifra spropositata per un’opera incompleta e, come già detto, inutile; il crollo della strada, tamponato con un intervento non meno esoso, e i tristi giochetti di scarico delle responsabilità che hanno coinvolto il comune e la provincia; il crollo del pontile di Italpomice e l’interminabile saga dei rottami ferrosi sparsi su un tratto della spiaggia; e mi fermo qui, dato che lei conosce bene queste vicende, ma si potrebbe continuare a lungo.
Se è vero che molte altre frazioni, o altre isole del nostro comune, hanno affrontato e affrontano quotidianamente svariati problemi, è anche vero che la straordinaria concentrazione di avversità che si è riversata su Acquacalda la rende prioritaria in termini di grado di considerazione.
Proprio per tale motivo, durante la precedente consiliatura – quando lei ed io sedevamo fianco a fianco nei banchi dell’opposizione – siamo stati tra i promotori di alcune iniziative per riportare l’attenzione delle istituzioni su questa frazione, trascurata con pervicacia, e per tentare di dare adeguate risposte ai suoi abitanti. Tra queste, sicuramente la più importante si è concretizzata in una seduta del consiglio comunale, tenuta proprio ad Acquacalda.
Quella stessa comunità, per voce di un’associazione che riunisce la maggior parte dei suoi residenti, torna oggi a chiedere con determinazione la stessa attenzione. Lo fa alla luce del perdurare di alcune incertezze – una per tutte, la catastrofica situazione dei collegamenti stradali – ed anche a quella delle novità – finanziamenti per interventi sulle rotabili – che sono sopraggiunte di recente. Ciò impone nuovamente un atto di sensibilità e di responsabilità, una manifestazione concreta di interesse e di presenza; e, da consiglieri comunali, lo possiamo fare presentandoci di fronte a questi cittadini in un consesso civico, invitandoli a esporre i loro problemi e facendo altrettanto affinché l’amministrazione fornisca i necessari chiarimenti.
Le chiedo dunque di convocare il consiglio comunale in seduta straordinaria ad Acquacalda, e le chiedo di farlo il più presto possibile. Sono certo – per le anzidette ragioni, ma soprattutto conoscendola – che lei comprenderà l’importanza e l’urgenza di tale iniziativa, e per questo, fiducioso, attendo il suo riscontro.
Con la stima di sempre
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de LA SINISTRA)
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