Si è trasformata in una vera e propria corsa ad ostacoli quella all’Ars, dove è in corso la discussione sulla riforma delle Province.
Per la terza volta governo e maggioranza sono state battute in Aula. Il voto segreto sta giocando un brutto scherzo alla coalizione guidata dal governatore Rosario Crocetta.
Infatti, è passato un emendamento che alza da 150 mila a 180 mila abitanti la soglia per la istituzione di nuovi Liberi consorzi. Il governo era contrario. L’emendamento potrebbe rendere piu’ difficile la nascita del Libero Consorzio di Gela.
Anche questa volta è stato il voto segreto a far saltare i piani del governo che aveva espresso parere contrario così come aveva fatto anche la commissione Affari istituzionali. L’emendamento, originariamente era firmato da quatto deputati di cui tre del Pd (Mario Alloro, Franco Rinaldi e Fabrizio Ferrandelli) ma poi fatto proprio da Santi Formica (Lista Musumeci).
Per il presidente della Regione una sconfitta dopo l’altra che lo ha indotto a minacciare le dimissioni. Una scelta che, se messa in atto causerebbe la decadenza dell’intero parlamento e dunque per questo utilizzata da Crocetta come spauracchio
Dopo un animato e acceso dibattito, nel corso del quale non sono mancati colpi di scena, l’Ars ha approvato l’articolo 2 del disegno di legge sulla “Istituzione dei liberi consorzi comunali e delle Citta’ metropolitane”. La seduta è stata rinviata a martedì prossimo alle 16.
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