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lunedì 20 ottobre 2014

Disinfestazione da pidocchi al Conti. La dottoressa Berart scrive alla preside Basile: "Non è così che si fa"


Egregia Preside Basile.

Ho chiesto oggi spiegazioni al Dirigente del Terzo settore del Comune di Lipari a proposito della disinfestazione da Lei richiesta in data odierna e domani. Il Signor Ficarra mi ha gentilmente informato che a Sua richiesta era stata indetta la disinfestazione dell'Istituto Conti Vainicher contro i pidocchi. Sono stata molto sorpresa, essendo Dottoressa Veterinaria dalle modalità da Lei scelte per la lotta ai pidocchi visto la biologia di questi piccoli animali. 

In genera viene chiesto al livello INDIVIDUALE un controllo di Lentini nei cappelli a casa e apposito trattamento chimico nell'ambito familiare. A questo proposito e in vista di fornirLe le informazioni scientifiche giuste e aggiornate metto in allegato un articolo che tratta proprio del problema e che Le dimostrerà come la strategia da Lei adottata risulterà assolutamente priva di risultati. La conoscenza della biologia dei parassiti, come ben sa Lei , è vitale per poterli debellare..... sono stata anche molto sorpresa dalla Sua scelta tempistica dei giorni di disinfestazione visto che la ditta era disposta ad operare anche di sabato e domenica. Lei sa bene che in molte classi mancano docenti, come alle scuole medie, e dunque la scelta di privare centinaia di ragazzi di due giorni di lezioni , ragazzi già penalizzati dalle mancate nomine dei professori è piuttosto azzardata. 
Rimango a Sua totale disposizione se un giorno volesse approfondire la biologia e i mezzi di lotta più adatti per tutti tipi di parassiti compresi i pidocchi o altro e confido nel fatto che la prossima volta Lei avrà la delicatezza e l'intelligenza di scegliere al meglio i giorni festivi onde evitare ulteriori disagi all'insieme della comunità dei ragazzi delle Isole Eolie.
Le porgo i miei piu distinti saluti.

D.ssa Christine Berart 

Il pidocchio del capo (Pediculus humanus capitis) è prevalente tra i bambini di età scolastica e sta diventando un problema serio. Nella presente nota sono presi in considerazione l'identificazione, i sintomi, l'indìcidenza, la trasmissione. la profilassi e il controllo dell'infestazione dovuta al pidocchio del capo. Di più la regola del "no-nits" (niente lendini) è richiesta da molte scuole, e alcune soluzioni sono date per risolvere il problema della rimozione delle lendini.
MORFOLOGIA
Il pidocchio del capo ha dimensioni ridotte, misura infatti tra i 2 mm (per i maschi) e i 3 mm (per le femmine). Oltre ad essere più piccolo, il maschio si distingue per la presenza di bande scure trasversali sul dorso dell'addome; inoltre la parte posteriore dell'addome del maschio è rotonda, mentre quella della femmina termina in due lobi. La sua colorazione varia dal grigio al nocciola è dipendente dal colore dei capelli sui quali le neanidi sono cresciute e può essere dovuta al colore della pelle dell'ospite. E' un insetto attero, appiattito, con capo prognato dotato di un apparato boccale di tipo pungente succhiatore e di tre paia di zampe, ognuna munita di una robusta unghia, che costituisce una pinza adatta allo spostamento lungo i capelli. Morfologicamente c'è poca differenza tra il pidocchio del capo e quello del corpo. Il primo possiede antenne più corte, perchè dotate di un antennometro più corto. Un recente lavoro svolto in Russia, oltre al terzo antennometro, focalizza differenze anche tra il femore del II paio di zampe, il numero e la conformazione delle setole negli sterniti addominali ed infine la struttura dei gonopodi.
MODI DI TRASMISSIONE
I pidocchi non volano e non saltano e ciò nonostante la pediculosi tende a dilagare. Si diffondono con il contatto tra persone e tra semplici capelli vaganti imbrattati di uova. Infatti, le occasioni di entrare in contatto con un oggetto (cappello, cappotto o anche spazzola) o con una chioma di un individuo infestato, sono molteplici. Di più la frenetica vita moderna, gli spostamenti in treno, in autobus sopraffollati hanno moltiplicato le occasioni di contatto e dunque anche il più severo igienista può trovarsi nella situazione di chi è infestato. Secondo alcuni i pidocchi potrebbero essere anche trasportati per mezzo delle mosche, anche se questo fenomeno sarebbe piuttosto raro.
INCIDENZA
La pediculosi colpisce più i bambini che gli adolescenti che a loro volta sono più affetti degli adulti. Sono numerosi i ricercatori che sostengono la tesi secondo la quale le femmine sono più infestate dei maschi.
PROFILASSI E MODI DI CONTROLLO
Per ben affrontare il problema occorre innanzitutto riconoscere un'infestazione. Un'accurata ispezione permetterà molto più facilmente di rivelare la presenza di lendini (uova) piuttosto che di adulti, considerata la loro scarsa presenza. Occorre fare bene attenzione a non confondere le uova con la forfora, oppure con le pseudo-lendini; quest'ultime sono simili alle uova, ma leggermente più grandi (2-7 mm) e possono comparire a seguito di traumi psicologici. Non sono però che accumuli di cheratina attorno al capello. Una pratica consiste nel separare a scuola e anche a casa i cappotti e i cappelli considerati meccanismi di trasmissione. Una volta che ci si è assicurati dell'infestazione è meglio trattare gli indumenti e anche i giocattoli dei bambini e verificare che nessun altro membro della famiglia sia stato contaminato. In commercio esistono diversi prodotti per il controllo della pediculosi, ciascuno dei quali può presentare diversa modalità d'azione; solo alcuni di questi saranno citati ed evidenziati talvolta per la loro pericolosità. I prodotti in commercio si basano in particolare sui seguenti principi attivi: Carbaryl, alletrine, piretrine, piretroidi, permetrina, pirimifos-metile, piperonil butossido, malatione ed infine lindano.

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