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martedì 27 gennaio 2015

TRASPORTO E ASSISTENZA DISABILI, RIUNIONE ALLA PROVINCIA. LA CISL FUNZIONE PUBBLICA CHIEDE LA DIFFIDA PER LE COOPERATIVE AFFIDATARIE: “NUMEROSE LE PROBLEMATICHE RISCONTRATE NEL SERVIZIO”

Una diffida per le cooperative affidatarie del servizio di assistenza e trasporto disabili dei ragazzi frequentanti le scuole superiori di Messina e provincia. È quanto chiesto dalla Cisl Funzione Pubblica durante la riunione tenutasi a Palazzo dei Leoni alla presenza del commissario Romano e dei responsabili provinciali dei Servizi Sociali. Il sindacato ha evidenziato tutte le problematiche riscontrate nel servizio, soprattutto quelle relative alla regolarizzazione contrattuale dei lavoratori nonostante le reiterate richieste della Cisl.
“Anzi – precisano Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl Fp e Saro Contestabile, responsabile settore Servizi Sociali della Cisl Fp - con una decisione unilaterale sono state decurtate ore rispetto agli accordi sindacali precedentemente sottoscritti, ovvero 27 ore medie settimanali, rispettati solo fino al 15 novembre scorso. Contratti che, pur con i lavoratori già in servizio, non stati regolarizzati con la chiusura della procedura e la firma dei lavoratori”.
Tra le ipotesi vagliate durante la riunione c’è quella del pagamento degli emolumenti agli operatori direttamente da parte dell’ente appaltante, senza dover passare tramite le cooperative.
“Nella riunione del 12 gennaio – affermano ancora Emanuele e Contestabile – abbiamo chiesto diversi chiarimenti al presidente del Consorzio aggiudicatario ma ancora non hanno ricevuto alcuna risposta sulle mancanze denunciate e sull’aspetto remunerativo”.
La Cisl Funzione Pubblica ha, inoltre, contestato le modalità operative dettate dalle cooperative “che – hanno detto i rappresentanti sindacali - spesso non rispettano le esigenze degli utenti e delle loro famiglie, già gravate dal peso delle problematiche fisiche o economiche, imponendo agli operatori di rifiutare il trasporto o l’assistenza dei ragazzi se non rientra nel piano orario/lavorativo da loro previsto non congruente con le reali esigenze e l’umanità dovuta in questi casi”.

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