La precarietà dei locali del comando di polizia municipale di Lipari, così come i collegati rischi per la salute di chi ci opera, continuano a "navigare" (come le barchette di carta posizionate nell'ultimo allagamento) tra l'indifferenza.
Le preannunciate visite ai locali da parte del dottor Salpietro, del Dirigente tecnico, ecc. ecc., previste per ieri, sono andate deserte.
Una specie di "Chi l'ha visto?" istituzionale. "Eppure è assolutamente inconcepibile - afferma l'ispettore Giacomo Marino, componente della R.S.U. - continuare ad ignorare problematiche legate a fattori di umidità, sicurezza ed inidoneità di ambienti lavorativi. Fattori evidenziati, più volte, in modo inequivocabile, da noi R.S.U. Comunque se chi di dovere pensa che tutto possa finire in una bolla di sapone è completamente fuori strada. La polizia municipale non merita di essere bistrattata in questo modo. Anche il Comandante Blasco con una PEC ha ulteriormente invitato gli organi competenti, non solo a dare sollecito riscontro alle varie comunicazioni/segnalazioni da noi avanzate, ma ha sollecitato un intervento. Evidenziando come tali problematiche potrebbero "essere oggetto di denuncia da parte dei lavoratori interessati e danneggiati da questo perdurare e grave stato di cose". Il comandante ha proposto, nella sua PEC, il trasferimento del corpo ad altre sedi comunali maggiormente idonee, quali i locali al piano terra di via Falcone Borsellino e/o i locali comunali della ex scuola materna di San Giorgio (vicino alle case gescal), perfettamente ripristinati ed ancora incustoditi"
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