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venerdì 26 febbraio 2016

Gli antichi detti eoliani raccolti nel nuovo libro di Italo Toni

Nuovo importante lavoro dello scrittore liparese Italo Toni, impegnato a recuperare e a tramandare quanto fa parte della nostra cultura.
Il suo ultimo libro si chiama "Le Isole Eolie -Paradiso di antichi detti".

La recensione di Antonio Brundu
PREZIOSA RACCOLTA DI DETTI E PROVERBI  SULLA  CULTURA  EOLIANA

Dopo la pubblicazione del dizionario riguardante il dialetto eoliano recuperato, Italo Toni non poteva farci mancare quest’altra importante e basilare raccolta dei detti e dei proverbi eoliani, a completamento di un lavoro meritorio che ci assicura, per il presente e per il  futuro, un patrimonio culturale  della letteratura popolare eoliana, dove sono racchiusi consuetudini, usi, costumi ed abitudini delle tradizioni tipiche locali isolane.
Si tratta, quindi, di vive produzioni  che scaturiscono dall’animo ed ispirate da un contesto sociale , umano ed ambientale che ha tratto vigore ed energia spontanea dalla natura viva e schietta. Così come sono i pensieri, le immagini, i termini e le espressioni che, miscelate, hanno consentito di dare vita ai detti, ai proverbi, alle frasi fatte che diventano duraturi nel tempo, direi  immortali.
Un simile patrimonio culturale dei nostri antenati evidenzia, in modo specifico, l’appartenenza ad una comunità con tutti i suoi valori esistenziali e rappresenta la chiave interpretativa per leggere la vita e la storia che si sono succedute e si sono susseguite nelle varie generazioni.
Italo Toni ha recuperato e raccolto, così, voci dialettali di abitudini di vita vissuta e di sapienze acquisite nei secoli dagli abitanti delle sette isole Eolie, la cui storia affonda le proprie radici nei millenni passati. Non a caso l’autore ha interpellato molte persone anziane, depositarie e custodi del dialetto originario eoliano che, con il passare del tempo , non solo ha subìto  mutamenti e trasformazioni ma, addirittura, rischia l’estinzione.
Ma Italo Toni ci riporta  alla mente un tempo  di un passato che sembra  così lontano  per l’evolversi continuo del linguaggio in una realtà epocale dove è difficile la sedimentazione degli eventi e dei fatti che caratterizzano un gruppo etnico come quello eoliano.                                                            

Antonio Brundu

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