Rinvio alle 16 di oggi. La mancanza del numero legale toglie dalla peste la maggioranza e il governo Crocetta, mentre l’opposizione fa festa a Sala d’Ercole. Una “Caporetto” per Pd e Udc, sull’onda d’urto di sei schiaffi assestati da centrodestra e M5s ad altrettante norme del bilancio. Mai accaduto nella storia del Parlamento siciliano. Per molto meno i governi, quando la politica era una cosa seria, andavano a casa. «Una giornata imbarazzante per il governo», ha detto il capogruppo del M5S Giorgio Ciaccio, «la maggioranza sta dimostrando ora come non mai che i vari rimpasti di governo non sono serviti a nulla».
Che aria tirasse si è capito già dalla prima votazione con lo “sgarbo” dell’Aula che ha tagliato i viaggi del governatore, facendo passare l’emendamento al bilancio regionale presentato dai deputati dell’Mpa che prevede una decurtazione di 24.000 euro per i viaggi del presidente della Regione. Non è passato invece l’emendamento firmato da Baccei che prevedeva l’aumento di 12mila euro per i «viaggi istituzionali» dell’assessore alle Attività produttive Mariella Lo Bello.
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