Pur ringraziando il dott. Subba per la sua ulteriore riflessione sulla difficile situazione economica-finanziaria del comune di Lipari, sentiamo il dovere di dissociarci da alcune "sue" considerazioni ed in modo particolare nelle parti in cui afferma che la "difficile situazione economico-finanziaria del nostro comune è la stessa di tutti i comuni di Sicilia".
Noi non siamo d'accordo e non riteniamo che il comune di Lipari possa essere paragonato, per le sue innumerevoli specificità,a tutti gli altri comuni della Sicilia ,così come non riteniamo che le difficoltà finanziarie del comune di Cesaró,piuttosto che di melilli,possano essere rapportate a quelle del nostro comune semplicemente per il fatto che noi,a differenza di moltissimi comuni siciliani,possiamo contare sulla naturale vocazione turistica del nostro territorio che da sola,utilizzata bene,con intelligenza ,capacità organizzativa e mentalità imprenditoriale,potrebbe certamente garantire la sostenibilità economico finanziaria di qualunque bilancio.
Noi crediamo che in giro per la Sicilia ci siano invece molte realtà virtuose come quella del comune di Zafferana Etnea ed è per tale ragione che le riflessioni del dott. Subba non solo non ci convincono del tutto ma ci rafforzano l'idea che la pseudo difficile situazione economica del comune Lipari ha un unico responsabile.
Le recenti disposizioni di legge,a cui fa riferimento,non sono mai state considerate da chi ci amministra perché,ad esempio,nel caso della raccolta dei rifiuti ci era stato imposto di raggiungere il 65% della differenziata entro la fine del 2015,consapevoli,già da due anni,che per il 2016 avremmo avuto una sostanziale riduzione sulla erogazione delle risorse finanziarie regionali.
Quale risultato ha portato questa amministrazione?differenziata al 12% circa ed un sostanziale aumentato delle tasse!
Aumentare l'imposizione fiscale significa collassare l'attuale sistema economico finanziario ed è esattamente quello che sta succedendo a Lipari.
Questa amministrazione ha sempre vissuto nel l'emergenza e non è mai stata capace di uscirne fuori. Ecco il vero limite che ci accomuna alle altre realtà della Sicilia ed ha per tutte lo stesso comune denominatore,l'incapacità ad amministrare. In un successivo passaggio il dott. Subba scrive che "è chiarissimo che chi verrà domani avrà molte più difficoltà di chi c’e’ oggi…".
Anche da questa affermazione ci dissociamo perché siamo assolutamente certi che chi verrà domani non potrà,pur impegnandosi, fare peggio di chi ci amministra oggi. Spesso le chiacchiere al bar hanno più valore dei ragionamenti che si fanno nelle "segrete stanze" perché sono fatte dal popolo ed il popolo è sempre sovrano!
Art.1
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