A cinque anni dall’ultimo spettacolo teatrale,”Dalla parte del lupo” , regia di Danilo Gattai, dove ha recitato con Giovanni Scifoni (Squadra antimafia 7) l’eoliano Davide Cortese torna a fare teatro con la “Compagnia dei poeti” portando in scena uno studio sul “Pilade” di Pier Paolo Pasolini.
Lettura scenica in forma di rito culturale
Sabato 4 giugno 2016, h. 20.30
Domenica 5 giugno 2016, h. 17.30
Ideazione e regia: Marco Palladini
Esecuzione della Compagnia dei poeti: Stefano Amorese, Marco Buzzi Maresca, Davide Cortese, Anna Laura Longo, Nina Maroccolo, Desirée Massaroni, Marco Palladini, Plinio Perilli, Simona Verrusio
Musiche e allegorie sonore: Anna Laura Longo
Fonica: Michele Marsili
Elaborato drammaturgicamente mezzo secolo fa il Pilade di Pasolini ha tuttora una smagliante sostanza poetica e una potente attualità dialettico-politica. Riscrittura critica dell’Orestea di Eschilo esso affida alla parola teatrale il compito di esplorare il focus controverso di un passaggio di potere dalla tirannia alla democrazia. Il nuovo ordine democratico instaurato ad Argo da Oreste in nome di Atena, la dea della Ragione, si allea infatti con le forze del Passato, con la Tradizione reazionaria incarnata da Elettra e dalle Furie-Erinni. Si oppone a ciò il Diverso, ossia Pilade, antagonista e effettuale doppio di Oreste, che capeggia una rivolta popolare, che ha i caratteri di una rivoluzione di classe. E che pur tuttavia fallisce di fronte alle dinamiche complesse del Potere Moderno, e induce Pilade (proiezione del pessimismo di Pasolini) ad una devastante abiura di sé. I drammatici nodi storici, politici, personali, persino psicologici dei principali personaggi, vengono investiti e illuminati dalla straordinaria scrittura poetica pasoliniana che diventa acuta riflessione sulla contemporaneità e sul senso profondo di un’azione di trasformazione radicale del mondo che non contempli il riconoscimento di ogni diversità.
In capo ad un lungo lavoro laboratoriale abbiamo voluto mettere assieme un compagnia non di attori, bensì di poeti per dare corpo e voce icastici e concreti all’idea fondamentale di Pier Paolo di un teatro inteso come rito culturale. Dunque, con questi ‘fratelli’ poetici di Pilade, presentiamo adesso come studio i primi cinque episodi del testo, in attesa di allestire in autunno la lettura integrale dell’opera. Un hors d’œuvre per provare ad andare, secondo quanto diceva Roland Barthes, oltre l’ovvio e l’ottuso.
Contributo per ingresso: € 5,00 – Posti limitati – Prenotazione obbligatoria
info@associazionealeph.it – giulia@associazionealeph.it
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