di Giusy Modica
Le Isole minori italiane fanno network e danno vita a “La Carta de La Maddalena”, il manifesto per lo sviluppo sostenibile delle isole minori italiane. È quanto è stato annunciato nel corso della conferenza “Greening The Islands Italia”, in collaborazione con ANCIM, in corso in Sardegna a La Maddalena ieri e oggi.
Sono 36 i Comuni - disseminati in sette Regioni Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana - interessati al manifesto e che insieme rappresentano un’estensione di circa 1.000 kmq con circa 220mila abitanti. Obiettivo della Carta è creare un nuovo modello di sviluppo dell’economia delle isole che punti a valorizzare il connubio pubblico-privato, partendo da quelle che sono le potenzialità delle isole, quali il turismo, la cultura, l’ambiente, l’agricoltura e non ultimo la green economy. La sinergia di questi settori dovrà essere il motore del rilancio delle isole minori italiane che oggi registrano un evidente ritardo nello sviluppo della propria economia, soprattutto in chiave sostenibile.
Istituzioni e aziende che sottoscriveranno La Carta si impegnano a trovare e sperimentare soluzioni appropriate, tenendo conto delle caratteristiche che ogni isola esprime, ed elaborare una procedura autorizzativa semplificata per lo sviluppo di progetti strategici integrati tra i vari settori, oltre che favorire il concorso finanziario dei soggetti privati e ricercare le sinergie utili per realizzare un’economia smart.
“Il modello di sviluppo fondato su beni culturali, energia, acqua, rifiuti e mobilità può costituire il presupposto per la sperimentazione di un’economia locale che vede in questi fattori il rilancio delle isole, sempre tenendo in considerazione quelle che sono le loro specificità”, ha commentato Mario Corongiu Presidente ANCIM.
“Con questa prima edizione di Greening The Islands Italia abbiamo messo le basi per un appuntamento che si ripeterà annualmente con l’intento di monitorare l’evoluzione nel tempo de La Carta de La Maddalena e l’attuazione del nuovo modello di sviluppo di cui le isole si vogliono dotare”, ha detto Gianni Chianetta, Direttore e Coordinatore Scientifico di Greening The Islands.
Tra i temi maggiormente dibattuti il tanto atteso “Decreto ministeriale Isole Minori”, ad oggi ancora sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico in attesa di essere firmato. “Il coordinamento tra Autorità e Ministero è assicurato anche in questa fase finale di approvazione del decreto”, ha detto Guido Bortoni
Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico, “Il decreto introduce una novità in merito agli incentivi alle fonti rinnovabili, poiché questi saranno riconosciuti sulla base del costo evitato dell’energia prodotta dalle rinnovabili rispetto agli impianti a olio combustibile. Il ruolo dell’Autorità sarà quindi quello di promuovere l’efficienza nel sistema di generazione elettrica e individuare i costi standard di riferimento.”
Durante la due giorni sarda è stato presentato anche il progetto “Favignana isola a emissioni zero”, promosso dalla SEA, Società elettrica di Favignana spa. L’intervento prevede la realizzazione di una nuova centrale ad alta efficienza energetica e a minor impatto ambientale in sostituzione di quella attuale e un impianto fotovoltaico da 700 MWh/anno che permetterà un risparmio di emissioni di CO2 in atmosfera per oltre 500 tonnellate. L’impianto fotovoltaico alimenterà le nuove colonnine previste per la ricarica di veicoli elettrici. Nell’ottica di soddisfare la domanda di elettricità dell’isola e utilizzare sempre meno gasolio per la produzione elettrica, la SEA si fa promotrice della realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici dell’isola per una potenza installabile teorica massima di circa 11 MW e la realizzazione di un sistema di accumulo e smart grid, con un investimento di circa 25 milioni di euro.
L’evento Greening The Isalnds Italia è carbon neutral ed è stato certificato da CRX, Climate Resources Exchange. Il progetto di azzeramento delle emissioni prevede la compensazione di 92 tonnellate di CO2, calcolate in base ai partecipanti, al mix energetico dell’isola e a tutte le attività connesse all’organizzazione dell’evento (trasporti da e per la conferenza, elettricità utilizzata, materiale cartaceo utilizzato durante l’evento, soggiorni degli ospiti, pasti, ecc.) attraverso crediti di emissione in particolare legati a un impianto eolico
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