La decima edizione del SalinaDocFest si apre oggi a Santa Marina Salina (h.20.30) con l’evento speciale Premio Mediterraneo/Lady Wilmar dedicato a Fuocoammare, il film di Gianfranco Rosi vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale 2016. La proiezione è preceduta da un intervento del regista, in collegamento da Londra con la piazza, dove Corrado Formigli, insieme al critico cinematografico Lee Marshall e al montatore Jacopo Quadri, affronterà il tema “Lampedusa tra reportage e cinema del reale”, con la proiezione in esclusiva dei materiali inediti tratti dal premontaggio del film.
“La prima sequenza che mostriamo si svolge sul ponte della nave militare Fulgosi al largo delle coste libiche, dopo il salvataggio di un barcone che trasportava centinaia di donne e uomini in gran parte provenienti dall’Eritrea. – racconta Jacopo Quadri – Dalla massa vociante comincia un canto femminile. Piano piano altre donne si uniscono al canto e poi gli uomini riprendono il coro rimandandolo alle donne, come in un gioco. La canzone sembra gioiosa, la gioia di essere ancora vivi o la speranza di potercela fare, mentre la nave procede il suo viaggio verso Nord. Era un possibile finale. La seconda sequenza è a casa di Pippo, il dj conduttore di Radio Delta. I musicisti suonano Fuocoammare in un unico piano sequenza. Era una delle ipotesi per l’inizio del film. Un inizio che ha cambiato forma diverse volte.” Protagonista,anche in questo caso, la musica: un fil rouge che attraversa tutto il programma del festival di quest’anno.
Mercoledì 8 giugno, al Centro Congressi di Malfa (dalle h10.00) partono le proiezioni legate al video contest Isole di Utopia (Born of Stone di Emilio Bellu, Fuori Concorso; La pescatora di Naike Anna Silipo Il cinema che (r)esiste di Sara Basile). Si prosegue con il Focus Algeria (Contre-pouvoirs di Malek Bensmaïl) eil nuovo Concorso Nazionale Sicilia.Doc, con il quale SDF rende omaggio alla terra che lo ospita, alla sua cultura, alla sua tradizione e alla sua gente (Triokala di Leandro Picarella e Magic Island di Marco Amenta).
Il Festival continua in piazza, con la consegna a Mimmo Cuticchio del Premio Ravesi “Dal Testo allo Schermo”, deciso dal Comitato d’Onore del SalinaDocFest, composto da Romano Luperini, Giorgio e Mario Palumbo, Paolo e Vittorio Taviani, Bruno Torri. Un riconoscimento che nelle passate edizioni è stato assegnato a Roberto Saviano, Vincenzo Consolo, Moshin Hamid, Giorgio Vasta,Tahar Ben Jelloun, Jamila Hassoune, Emma Dante, Nahal Tajadod, Ascanio Celestini. «Che cosa ti è successo, Europa umanistica, paladina dei diritti dell’uomo, della democrazia e della libertà? Che cosa ti è successo, Europa terra di poeti, filosofi, artisti, musicisti, letterati?». Così Papa Francesco Bergoglio nel discorso per il conferimento del Premio Carlo Magno ricevuto in Vaticano lo scorso 6 maggio. Sta qui, in questo interrogativo, il significato attuale e necessario della grande opera di Mimmo Cuticchio: a cinquecento anni dalla pubblicazione dell’Orlando Furioso e dell’Utopia di Tommaso Moro, il cunto epico-cavalleresco torna nel mondo con la sua carica utopica, a ricordarci che l’Europa deve essere Madre accogliente e che migrare non è un delitto. Se il documentario documenta la realtà raccontando una storia, Mimmo Cuticchio fa l’inverso: parte da grande racconto della tradizione epico-cavalleresca, per incidere sulla realtà contemporanea e parlarci del nostro destino nel mondo. Il Maestro, presenterà in piazza Lo cunto de li cunti. Il tesoro di Colapesce.
Come ogni sera, si chiude in musica. Con la proiezione di Numero Zero. Alle origini del rap italiano di Enrico Bisi(Musica.Doc) e l’incontro in piazza con il regista e la responsabile della Wanted distribuzione Anastasia Plazzotta. Ospite d’onore, Dj Double S, uno dei protagonisti del film. A seguire, il Dj Set di Dj Delta: Numero Zero After Show
“La prima sequenza che mostriamo si svolge sul ponte della nave militare Fulgosi al largo delle coste libiche, dopo il salvataggio di un barcone che trasportava centinaia di donne e uomini in gran parte provenienti dall’Eritrea. – racconta Jacopo Quadri – Dalla massa vociante comincia un canto femminile. Piano piano altre donne si uniscono al canto e poi gli uomini riprendono il coro rimandandolo alle donne, come in un gioco. La canzone sembra gioiosa, la gioia di essere ancora vivi o la speranza di potercela fare, mentre la nave procede il suo viaggio verso Nord. Era un possibile finale. La seconda sequenza è a casa di Pippo, il dj conduttore di Radio Delta. I musicisti suonano Fuocoammare in un unico piano sequenza. Era una delle ipotesi per l’inizio del film. Un inizio che ha cambiato forma diverse volte.” Protagonista,anche in questo caso, la musica: un fil rouge che attraversa tutto il programma del festival di quest’anno.
Mercoledì 8 giugno, al Centro Congressi di Malfa (dalle h10.00) partono le proiezioni legate al video contest Isole di Utopia (Born of Stone di Emilio Bellu, Fuori Concorso; La pescatora di Naike Anna Silipo Il cinema che (r)esiste di Sara Basile). Si prosegue con il Focus Algeria (Contre-pouvoirs di Malek Bensmaïl) eil nuovo Concorso Nazionale Sicilia.Doc, con il quale SDF rende omaggio alla terra che lo ospita, alla sua cultura, alla sua tradizione e alla sua gente (Triokala di Leandro Picarella e Magic Island di Marco Amenta).
Il Festival continua in piazza, con la consegna a Mimmo Cuticchio del Premio Ravesi “Dal Testo allo Schermo”, deciso dal Comitato d’Onore del SalinaDocFest, composto da Romano Luperini, Giorgio e Mario Palumbo, Paolo e Vittorio Taviani, Bruno Torri. Un riconoscimento che nelle passate edizioni è stato assegnato a Roberto Saviano, Vincenzo Consolo, Moshin Hamid, Giorgio Vasta,Tahar Ben Jelloun, Jamila Hassoune, Emma Dante, Nahal Tajadod, Ascanio Celestini. «Che cosa ti è successo, Europa umanistica, paladina dei diritti dell’uomo, della democrazia e della libertà? Che cosa ti è successo, Europa terra di poeti, filosofi, artisti, musicisti, letterati?». Così Papa Francesco Bergoglio nel discorso per il conferimento del Premio Carlo Magno ricevuto in Vaticano lo scorso 6 maggio. Sta qui, in questo interrogativo, il significato attuale e necessario della grande opera di Mimmo Cuticchio: a cinquecento anni dalla pubblicazione dell’Orlando Furioso e dell’Utopia di Tommaso Moro, il cunto epico-cavalleresco torna nel mondo con la sua carica utopica, a ricordarci che l’Europa deve essere Madre accogliente e che migrare non è un delitto. Se il documentario documenta la realtà raccontando una storia, Mimmo Cuticchio fa l’inverso: parte da grande racconto della tradizione epico-cavalleresca, per incidere sulla realtà contemporanea e parlarci del nostro destino nel mondo. Il Maestro, presenterà in piazza Lo cunto de li cunti. Il tesoro di Colapesce.
Come ogni sera, si chiude in musica. Con la proiezione di Numero Zero. Alle origini del rap italiano di Enrico Bisi(Musica.Doc) e l’incontro in piazza con il regista e la responsabile della Wanted distribuzione Anastasia Plazzotta. Ospite d’onore, Dj Double S, uno dei protagonisti del film. A seguire, il Dj Set di Dj Delta: Numero Zero After Show
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